31 Dicembre 2023 – I primi passi di una famiglia
La chiesa è chiusa per lavori di ristrutturazione.
Le SS. Messe e tutte le celebrazioni si svolgono presso l’Auditorium (Oratorio Parrocchiale – via Fratelli Cervi)
Orario SS. Messe:
Giorni feriali ore 18.30
Sabato e vigilia delle feste ore 19
Festivo ore 8.30, 10.30, 12, 17
Il sabato, dalle ore 10 alle ore 12, presso l’Auditorium,
Adorazione EucaristicaIn questo orario i preti sono a disposizione per celebrare il
Sacramento della Riconciliazione
Per celebrare il sacramento della Confessione è possibile anche contattare i preti:
Don Paolo 347 3002895 – Don Francesco 347 8804368
Portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore (Lc 2,22)
Nel brano evangelico di Luca, sono passati 40 giorni dalla nascita di Gesù, in un alloggio di fortuna, a Betlemme. Giuseppe gli ha dato il nome che Dio aveva scelto per lui: l’ha chiamato Gesù perché attraverso di lui ciascuno potrà ricevere salvezza e grazia.
Ora Maria e Giuseppe con il loro piccolo si recano al tempio di Gerusalemme. Si tratta di un gesto tradizionale, prescritto dalla Legge di Mosè. E tuttavia il rito che compiono fa capire già con quale atteggiamento quest’uomo e questa donna guardano al loro bambino. Non è una loro proprietà, come invece è sancito dal diritto romano. Su di lui essi non hanno un potere assoluto e tantomeno quello di accoglierlo o rifiutarlo. Ogni figlio è un dono di Dio. Un dono da accogliere con gioia e gratitudine, un dono affidato alle cure di un padre e di una madre, un dono di Dio perché solo a lui appartiene la nostra esistenza. Gesù è in modo del tutto particolare un dono: il dono di Dio all’umanità. Non realizzerà i loro sogni e le loro attese, dunque, ma il progetto di Dio. A loro spetta solo il compito di crescerlo e di prepararlo alla vita, non lasciandogli mancare nulla di quelle che è indispensabile.
Quello che accade nel Tempio aiuta Maria e Giuseppe ad andare oltre al rito previsto: lì, nella casa di Dio, il Messia incontra infatti il suo popolo, coloro che l’attendono con tutto il cuore. Lì viene riconosciuto dal vecchio Simeone come un dono per tutti i popoli: la salvezza, la luce offerta ad ogni uomo.
E tuttavia in quell’incontro di gioia non manca una zona oscura, che pur deve essere menzionata.
Questo dono di grazia verrà rifiutato e c’è dunque un percorso drammatico che metterà alla prova Gesù stesso, ma anche quelli che gli vogliono bene. Compiuto il rito la famiglia torna al suo paese, si immerge nel tessuto quotidiano di un villaggio: la missione di Maria e Giuseppe si compie nello scorrere dei giorni mentre Gesù cresce in sapienza e grazia.
In loro, nei loro atteggiamenti e nel loro impegno, nella loro gratitudine e nel loro amore ogni papà e ogni mamma sono invitati a riconoscersi per fare della loro famiglia un frammento di Nazaret, per affrontare con la stessa fiducia le prove e le gioie.
Il Signore sia davanti a te per guidarti
Il Signore sia accano a te per proteggerti nel cammino,
Il Signore sia dietro di te per custodirti nel male,
Il Signore sia dentro di te per consolarti,
Il Signore ti benedica, ti protegga nel suo amore,
Ti sorrida e ti doni la pace.
Con la forza della Sua presenza
tu sia costruttore di una nuova umanità.
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