7 Gennaio 2024 – La missione comincia
La chiesa è chiusa per lavori di ristrutturazione.
Le SS. Messe e tutte le celebrazioni si svolgono presso l’Auditorium (Oratorio Parrocchiale – via Fratelli Cervi)
Orario SS. Messe:
Giorni feriali ore 18.30
Sabato e vigilia delle feste ore 19
Festivo ore 8.30, 10.30, 12, 17
Il sabato, dalle ore 10 alle ore 12, presso l’Auditorium,
Adorazione EucaristicaIn questo orario i preti sono a disposizione per celebrare il
Sacramento della Riconciliazione
Per celebrare il sacramento della Confessione è possibile anche contattare i preti:
Don Paolo 347 3002895 – Don Francesco 347 8804368
Vide squarciarsi i cieli e lo Spirito scendere verso di lui (Mc 1,10)
Gesù ha circa 30 anni e fino a quel momento non ha fatto parlare di sé. La sua è stata una esistenza del tutto normale in un villaggio della Galilea. Nazaret. E’ lì che l’hanno visto crescere e diventare un uomo. Senza sconti, senza passaggi miracolosi, senza far presentire nulla di strano.
Inserito nella vita di povera gente, che ben conosce la fatica di ogni giorno, le incertezze, la fame, le malattie. Partecipe delle vicende di un popolo, asservito dal potere dei romani, ma anche nutrito di Scritture sacre e della speranza che esse accendono nel cuore dei credenti.
Tra i cristiani di oggi, molti si domanderanno: perché ha atteso tanto? Non ci avremmo guadagnato tutti se avesse cominciato prima la sua predicazione, se avesse compiuto un numero maggiore di miracoli, se avesse lasciato il tempo di farsi conoscere meglio? Gesù, però, non è venuto per questo: si è fatto uomo per condividere in tutto e per tutto le nostre vicende.
Lui, Gesù, ha voluto “stare con noi”, conoscere la nostra esistenza, partecipare effettivamente alla nostra esperienza, dal di dentro. Ora è arrivato il momento.
Ed è al fiume Giordano che ha inizio la sua avventura “pubblica”. Proprio lì, dove si è riversato un popolo che è “in attesa”. Proprio lì dove c’è un profeta che è diventato un grido potente lanciato a tutti. Proprio lì dove c’è gente disposta a cambiare vita e lo dimostra attraverso il gesto del battesimo.
Anche Gesù si sottomette a quel rito, anche se in lui non c’è peccato, nulla di cui pentirsi e purificarsi. Ma proprio per quella gente è venuto e vuole condividere anche questo.
Viene così il momento della “manifestazione”. Nella preghiera – in questo come in tanti momenti fondamentali della sua esistenza – Gesù accoglie il dono: è lo Spirito che discende su di lui, è la voce del Padre che lo rincuora.
Ora può partire, ora può cominciare a diffondere la Buona notizia: in fondo questa è la volontà del Padre, è il suo disegno di salvezza.
Ed è per questo che lo Spirito lo conduce con la sua forza e la sua tenerezza.
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