9 Giugno 2024 – Lo stravolgimento della realtà

 

Ecco mia madre e i miei fratelli (Marco 1,34)

 

Non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere. E non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Così, anche messi di fronte a segni inequivocabili, alcuni, pur di non riconoscere l’azione di Dio attraverso Gesù, attribuiscono quello che egli fa all’opera di Satana. Oppure insistono nel chiedergli un miracolo ancora più grande.

Si tratta di un vero e proprio indurimento del cuore, davanti al quale non c’è nulla da fare. Come sottrarre qualcuno a un atteggiamento che gli impedisce di cogliere ciò che di meraviglioso sta accadendo? Gesù non forza le porte della nostra esistenza: solo noi possiamo aprirgliele ed egli rispetta fino in fondo la nostra libertà. Gesù non vuole conquistare la nostra adesione, o, peggio, sedurci. Il suo modo di comunicare è molto semplice: parole ed azioni. Parole che recano con sé una forza che i cuori semplici sono subito capaci di riconoscere perché sono parole dotate di autorità. Azioni che mostrano come attraverso di Lui Dio può cambiare la vita di una persona.

Parole e azioni manifestano la bontà, la misericordia, la compassione di Dio per l’umanità. Attraverso di esse Dio propone il suo amore. Di fronte a esso ognuno può scegliere: accoglierlo, rifiutarlo o addirittura ignorarlo. L’amore non può essere imposto, e quindi può accadere che uno decida di farne a meno.

Gesù, tuttavia, ci ricorda che la realtà non può essere distorta a proprio piacimento tanto da attribuire quello che egli fa allo spirito del male. E si mostra libero da qualsiasi vincolo che potrebbe in qualche modo limitarlo. La sua famiglia ora non è legata al sangue, ma a qualcos’altro: chi fa la volontà di Dio è suo fratello, sorella, madre. Siamo sicuri che l’indurimento del cuore avvenuto duemila anni fa non rischi di accadere anche oggi, e proprio a noi cristiani?

In fondo c’è una tentazione sempre in agguato, quella di ricondurre Dio alla nostra misura, di eliminare tutto ciò che non può essere facilmente ingabbiato nelle nostre previsioni e nei nostri ragionamenti. Ognuno deve fare la sua scelta ogni giorno, pronto a fare la volontà di Dio. Ecco quello che conta.


Terminati i lavori di ristrutturazione, tutte le liturgie sono celebrate nella Chiesa Parrocchiale.

Orario SS. Messe:

Giorni feriali ore 18.30
Sabato e vigilia delle feste ore 19
Festivo ore 8.30, 10.30, 12 in chiesa, ore 18 in Auditorium

 

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