In evidenza: 21 Luglio 2024
IV Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani
“Nella vecchiaia non abbandonarmi” (Sal 71,9)
Il tema scelto da Papa Francesco, “Nella vecchiaia non abbandonarmi” (cfr. Sal 71,9), per la IV giornata dei nonni e degli anziani, intende sottolineare come la solitudine sia, purtroppo, l’amara compagna della vita di tanti anziani che, spesso, sono vittime della cultura dello scarto.
Nel suo messaggio, Papa Francesco sottolinea la fedeltà di Dio verso tutti i suoi figli, giovani e anziani. Il Santo Padre ci assicura che Dio “non scarta nessuna pietra; al contrario, le ‘vecchie’ sono il fondamento sicuro su cui le ‘nuove’ pietre possono poggiare per costruire insieme l’edificio spirituale”.
Con le sue parole, il Pontefice mette ancora una volta al centro gli anziani, cosa che fa molto spesso perché è convinto che “invecchiare è un segno di benedizione”. Nella Bibbia, dice Francesco in occasione della giornata, vediamo che “Dio continua a mostrarci la sua misericordia, sempre, in ogni fase della vita e in qualsiasi condizione ci troviamo”.
Tuttavia, di fronte alla fedeltà di Dio c’è l’abbandono umano. Il Papa avverte che “troppo spesso la solitudine è l’amara compagna della vita di coloro che, come noi, sono più anziani e nonni”. Il Santo Padre, ricordando il suo periodo come vescovo di Buenos Aires, cita che quando visitava le case di riposo poteva osservare “quante poche visite ricevevano queste persone; alcuni non vedevano i loro cari da molti mesi”.
Questa solitudine è la conseguenza di molti fattori. Il Papa cita, tra gli altri, l’emigrazione, le guerre e le false credenze di alcune culture, che accusano gli anziani “di ricorrere alla stregoneria per sottrarre energie vitali ai giovani”. Questo, dice il Santo Padre, “è uno di quei pregiudizi infondati, da cui la fede cristiana ci ha liberato, che alimentano i persistenti conflitti generazionali tra giovani e anziani”.
Ma è un errore pensare che questa idea non esista “nelle società più avanzate e moderne”. Francesco sostiene che “oggi è diffusa la convinzione che gli anziani facciano gravare sui giovani il costo delle cure di cui hanno bisogno”. Tuttavia, il Pontefice avverte che questa “è una percezione distorta della realtà” e afferma che “il contrasto tra le generazioni è un inganno e un frutto avvelenato della cultura dello scontro”.
Il problema, dice il Papa, è che quando perdiamo di vista il valore di ogni persona, “le persone diventano solo un peso gravoso”. Questa convinzione è così diffusa che gli anziani finiscono per accettarla “e arrivano a considerarsi un peso, desiderando essere i primi a farsi da parte”.
In questa situazione, il Papa mette in guardia dalla trappola dell’individualismo, che è permeato da questa mentalità conflittuale. Vedendosi in età avanzata, “bisognosi di tutto”, ci si ritrova soli, “senza alcun aiuto, senza nessuno su cui contare. È una triste scoperta che molti fanno quando è troppo tardi”.
Di fronte alla cultura dominante, il Santo Padre propone l’esempio biblico di Ruth, che rimane con la suocera Naomi. Ella “ci insegna che all’appello “non abbandonarmi” è possibile rispondere “non ti abbandonerò””. La sua storia ci permette di “percorrere un nuovo cammino” e di “immaginare un futuro diverso per i nostri anziani”.
Il Papa utilizza il suo messaggio per la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani per ringraziare “tutte quelle persone che, pur con molti sacrifici, hanno seguito concretamente l’esempio di Ruth e si prendono cura di una persona anziana, o semplicemente mostrano ogni giorno la loro vicinanza a parenti o conoscenti che non hanno nessuno”.
Francesco conclude incoraggiando i cattolici a essere vicini agli anziani e a riconoscere “il ruolo insostituibile che essi hanno nella famiglia, nella società e nella Chiesa”. Dà anche la sua benedizione ai “cari nonni e anziani, e a tutti coloro che li accompagnano”, promettendo di pregare per loro e chiedendo loro di pregare anche per lui.
PREGHIERA PER LA IV GIORNATA MONDIALE DEI NONNI E DEGLI ANZIANI 2024
Signore, Dio fedele, Tu che ci hai creato a tua immagine,
Tu che non ci lasci mai soli
e ci accompagni in ogni stagione della vita,
non abbandonarci, prenditi cura di noi e concedici,
ancora una volta, di scoprirci figli tuoi.
Rinnova i nostri cuori con la tua Parola
e non permettere che nessuno sia scartato.
Il tuo Spirito di amore ci conformi alla tua tenerezza
e insegni anche a noi a dire:
“Non ti abbandonerò!”
a chi incontriamo sul nostro cammino.
Il tuo Figlio diletto ci aiuti a non smarrire il gusto della fraternità e a non accettare il conformismo triste
della solitudine.
Aiutaci a guardare al futuro con rinnovata speranza e fa’ della Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani
un giorno senza solitudine, primizia della tua pace.
Sbandieratori, bene i giovani nei tornei under a Montefalco (PG)
Il Gruppo Sbandieratori e Musici Città di Lucca – Contrada Sant’Anna, torna da Montefalco con grandi soddisfazioni.
Il gruppo storico, protagonista da diversi anni con i propri atleti in ambito nazionale e più volte campione d’Italia nelle varie specialità, si afferma anche con le proprie giovani leve nella XIII edizione dei campionati under organizzati dalla Lega Italiana Sbandieratori.
I rulli di tamburo e la tecnica dei musici Under 15 conquistano la medaglia di bronzo mentre per gli sbandieratori arrivano due argenti con la Piccola squadra under 18 e la coppia Under 18.
Dalla spedizione in terra umbra arriva anche una medaglia d’oro con il singolo under 18 messo in mostra da Federico Rosati.
Dettagli e foto nella Pagina del gruppo sbandieratori e musici
Premiati del concorso di narrativa
“Finestra a primavera”
Ecco l’elenco dei premiati del secondo concorso di narrativa per l’anno 2023/2024, “Finestra a primavera”, indetto dall’Associazione di Volontariato “La Finestra”:
- Primo premio: Copri il dottore di Claudio Sabò
- Secondo premio: Parole sospese di Antonella Arcangeli
- Terzo premio: Sandali alla schiava di Giovanna Maria Cesari
Menzioni speciali:
Correva la fantasia tra la via Emilia e il West di Stefano De Vescovi
Fiocco rosa di Emily Francesconi
Occhi di Franco Regole
Io e te di Manuela Potiti
German e la Betta di Michele Lovi
Premio speciale fedeltà: Gabriele Serafini
La premiazione è prevista per sabato 19 ottobre 2024 alle ore 16.30 presso l’Oratorio di S. Anna, Via Fratelli Cervi – Lucca
Sotto il Matanna una casa che rivive con tanti volontari
Proponiamo l’articolo che il nostro “Giornalista Parrocchiale” Michele Citarella ha pubblicato sulla rivista In Cammino associata al settimanale Toscana Oggi del 23 giugno 2024
L’estate è ormai alle porte e i catechisti delle varie comunità parrocchiali sono in fermento per gli ultimi preparativi in vista dei campi estivi che ravvivano case parrocchiali situate in zone di montagna ora scarsamente abitate e ormai privi di una comunità locale stabilmente presente. Si tratta di case vissute per poche settimane durante l’anno, concentrate nel periodo estivo, ma che richiedono manutenzione costanti e pulizie ordinarie in periodi ben più lunghi del solo periodo dei campeggi, Manutenzione e pulizie che vengono compiute in sordina, lontano dai riflettori e affidate a volontari che hanno deciso di dedicare qualche fine settimana e qualche ritaglio di tempo per contribuire a rendere accogliere queste case dove si svolgono i ritiri estivi dei gruppi di giovani.
Esempio forte di tale legame con la casa parrocchiale di montagna «ricevuta in adozione» arriva dalla comunità di S. Anna (Lucca), dove è attivo da oltre 40 anni il gruppo Foce, nato con l’intento di garantire i lavori di manutenzione della casa estiva di Foce di Bucino.
Era il 1979 quando Monsignor Bruno Tommasi, all’epoca parroco a S. Anna, acquisì questa casa con l’intento di creare un punto stabile di riferimento per momenti di preghiera, formazione e programmazione delle attività per il successivo autunno. I volontari della prima ora ricordano: «Don Bruno sentiva fortemente la necessità di offrire ai ragazzi un luogo isolato dalla frenesia di tutti i giorni e fu abile nel trovare un accordo con i pochi residenti nel posto, cui promise tutela dei luoghi e degli arredi della chiesa e della canonica. Acquisita la gestione della casa, fu necessario mettersi a lavoro per adeguare gli ambienti e renderli ospitali per i gruppi di catechismo». Nacque così il gruppo Foce, che iniziò a prendersi cura della casa all’ombra del Monte Matanna.
La cucina del parroco si trasformò in cucina in grado di preparare pasta e prelibatezze per trenta ragazzi affamati, le camere si riempirono di letti a castello acquisiti e trasportati da S. Anna con la disponibilità e la solidarietà di un’intera comunità, così come vennero realizzati ulteriori servizi igienici e docce, pur mantenendo il decoro che un’area montana richiede.
Nel corso degli anni, il gruppo Foce ha avuto il necessario ricambio generazionale, grazie all’esempio dei predecessori. E sono proprio le nuove leve, nelle domeniche che precedono l’estate, ad organizzarsi per areare gli ambienti dopo mesi di chiusura, a manutenere caldaia e a ripulire le camere e il cortile parrocchiale. Ci sono anche lavori esterni, quali il taglio d’erba, la cura della staccionata e del piazzale antistante alla chiesa. «Negli anni recenti la casa e la chiesa di Foce di Bucino hanno dovuto subire lavori di straordinaria manutenzione ad opera di una ditta specializzata e il nostro impegno si è quindi concentrato nelle pulizie successive al cantiere. Siamo felici di questo nostro compito nella comunità, Che è quello di garantire una casa accogliente in un luogo lontano dallo stress quotidiano, distaccato dai social e prezioso per la catechesi dei giovani della nostra comunità della nostra Diocesi».
CORSO PRIMO SOCCORSO E DAE PRESSO IL NOSTRO ORATORIO
Un ambiente accogliente è anche un ambiente sicuro. Così il nostro oratorio, che riceve ogni giorno bambini, ragazzi e adulti per attività che spaziano dallo sport alla catechesi fino al Grest, ha organizzato un corso di primo soccorso con aggiornamento periodico con addestramento all’utilizzo del DAE, installato all’interno dei proprio ambienti.
Un’attenzione al prossimo che ha visto protagonisti catechisti, volontari e animatori Grest, attenti a mettere in pratica quanto indicato dai volontari dell’Associazione Mirco Ungaretti cui va il ringraziamento della nostra parrocchia e della comunità di S. Anna.
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