Tra di voi non è così

 

Uno alla tua destra e uno alla tua sinistra (Marco 10,37)

I discepoli sono vissuti con Gesù, gomito a gomito, per tanto tempo. Hanno ascoltato le sue parole, hanno visto i suoi gesti di liberazione e di misericordia. In fondo proprio loro, che stanno a diretto contatto con lui, faticano a cogliere la “novità”. Sperano nel Regno di Dio ma lo immaginano con il funzionamento di questo mondo e quindi aspirano, giustamente, a un posto significativo, di potere.

Gli annunci della Passione e della morte non riescono a scalfirli più di tanto. Probabilmente – pensano – Gesù vuole prepararli alla lotta decisiva che prelude al successo. Una volta sbaragliati i nemici, si aprirà per loro il momento della gloria, in cui vedranno premiata la loro fedeltà, la loro adesione al Maestro. A noi viene da sorridere, quando ascoltiamo la richiesta di Giacomo e Giovanni, ma poi ci accorgiamo che con la tentazione dei due apostoli dobbiamo fare i conti ogni giorno. Perché la loro logica rischia di essere la nostra, ed è logica di potere, di prestigio, di successo. Perché in ognuno di noi cova il desiderio, più o meno inconfessato, di raggiungere un posto significativo. Al contrario, la logica di Gesù ci risulta poco accattivante. Nel nostro mondo non sono i servi che salgono sul palco, ma i potenti; non sono i servi che comandano, ma quelli che hanno autorità e forza…

No, la nostra logica va in tutt’altro senso. Prevede la visibilità e quindi l’esibizione della forza. Si propone come obiettivo la vittoria, che coincide – guarda caso – con la capacità di sbaragliare gli avversari, di ridurli al nulla. La logica mondana funziona con il dispiegamento massiccio di forze: persone, mezzi, risorse. Adopera una strategia che non è affatto ingenua, ma si inserisce con maestria nella complessità delle vicende umane.

Può contare su un buon sostegno pubblicitario e su un’adesione da parte del pubblico. Ma è la logica di Gesù? La logica del Regno? E’ tutto qui il terribile dilemma. Come cristiani possiamo annunciare il Regno di Dio che non è di questo mondo, con metodi, strutture e progetti che ne assumono fino in fondo la logica? Ma alla fine chi è che “regna” davvero oltre la precarietà umana e la morte stessa?


Orario SS. Messe:

Giorni feriali ore 18.30
Sabato e vigilia delle feste ore 19
Festivo ore 8.30, 10.30, 12 – Ore 18 in Auditorium

Il sabato, dalle ore 10 alle ore 12, Adorazione Eucaristica

In questo orario i preti sono a disposizione per celebrare il
Sacramento della Riconciliazione.
Per celebrare il sacramento della Confessione è possibile anche contattare i preti:
Don Paolo 347 3002895 – Don Francesco  347 8804368

 

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