Domenica 18 aprile 2021
Riconoscere il Cristo risorto
Non è facile credere alla risurrezione di Gesù. Non è immediato e spontaneo accogliere il Vangelo della Pasqua. A questo proposito il racconto di oggi ci mostra con sano realismo tutta la fatica che fanno gli apostoli a credere al Risorto. Gesù vede il loro turbamento e i loro dubbi e proprio con la sua presenza cerca di rincuorarli e di incoraggiarli.
Ecco allora gli incontri con il Risorto. Di persone diverse, in frangenti differenti. Maria di Magdala nel giardino dov’era la tomba, gli apostoli nel cenacolo, i due di Emmaus lungo la via…
Certo, la presenza di Gesù vince i dubbi di Tommaso e gli fa esprimere la prima professione di fede. Ma c’è un ulteriore passaggio da compiere.
“Aprì loro la mente per comprendere le Scritture”. Il racconto di oggi lo dice in modo esplicito e cita la legge di Mosè, i Profeti e i salmi.
Sono le Scritture che permettono di decifrare ciò che è accaduto a Gesù, il senso di tutto. Sono le Scritture che un po’ alla volta ci mettono nella condizione di accogliere la strada scelta da Dio per salvare l’umanità.
Sono le scritture che ci fanno superare le difficoltà che proviamo davanti al nuovo che Dio mette sotto i nostri occhi.
Ecco dunque perché la comunità cristiana celebra di domenica in domenica l’Eucaristia.
Non si limita a ripetere il gesto che Gesù ha compiuto nell’ultima cena e che ha affidato ai suoi come testamento. In quella stessa celebrazione apre la Scrittura, Antico e Nuovo Testamento, per comprendere, per cogliere il senso di tutto e per essere in grado di riconoscere il Risorto nel suo cammino. L’esperienza delle fede pasquale e, tuttavia, una esperienza che mobilita, diventa una missione.
I discepoli rincuorati e incoraggiati, illuminati e fiduciosi prendono le strade del mondo per portare a tutti il messaggio che salva, per annunciare la bontà e la misericordia di Dio.
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