Attività della Settimana 2 Ottobre – 8 Ottobre 2022
/0 Commenti/in Attività della settimana /da wp_10647795- DOMENICA 2 OTTOBRE
Orario SS. Messe:
– In Chiesa alle ore 8.30-10.30 e 12
– Al Centro Parrocchiale alle ore 18 - MERCOLEDÌ 5 OTTOBRE
– Alle ore 10, in Parrocchia, riunione dei volontari Caritas - GIOVEDÌ 6 OTTOBRE
– Alle ore 17, in Auditorium, incontro culturale proposto dall’Associazione “La Finestra” aperto a tutta la Comunità. Sergio Talenti presenta: “La perestroika fallita” – Mosca 1988: un sogno d’Europa” - VENERDÌ 7 OTTOBRE
– Alle ore 21, in Auditorium, incontro aperto a tutti, con Padre Guidalberto Bormolini (Antropologo) sul tema: “Questo tempo ci parla… come trasformare la crisi in opportunità”. - SABATO 8 OTTOBRE
– Dalle ore 10 alle 12, in Chiesa, Adorazione Eucaristica. In questo tempo i preti sono a disposizione per le Confessioni.
– Alle ore 8, dal retro della Chiesa, partenza del Pellegrinaggio a Montenero
– Alle ore 19, in Chiesa, S. Messa festiva.
- DOMENICA 9 OTTOBRE
Orario SS. Messe:
– In Chiesa alle ore 8.30-10.30 e 12
– Al Centro Parrocchiale alle ore 18
RECITA DEL SANTO ROSARIO
Nel mese di ottobre nella nostra Parrocchia viene recitato il Santo Rosario, a partire da lunedì 3 ottobre:
- In Chiesa, tutti i giorni alle ore 18
- All’oratorio, dal lunedì al venerdì, alle ore 18
- Nella Chiesina di Corte Lenzi, dal 3 al 7 ottobre, alle ore 21
- Nella Chiesina del Palazzaccio, tutti i venerdì alle ore 17
Pellegrinaggio al Santuario della Madonna di Montenero ed escursione a Castiglioncello
Sono ancora disponibili pochissimi posti per il Pellegrinaggio di sabato 8 ottobre al Santuario della Madonna di Montenero con una escursione, nel pomeriggio, a Castiglioncello.
All’interno del tempio barocco è custodita l’immagine venerata della Madonna di Montenero racchiusa in un tabernacolo dorato.
Nella sacrestia c’è un’interessante collezione di ex-voto.
Il santuario si trova su di un colle sulle cui pendici sorgono belle ville in cui furono ospiti il Goldoni, il Foscolo, Lord Byron, Shelley e molte altre personalità.
Nel pomeriggio proseguiremo per Castiglioncello: tempo libero per visitare il borgo oppure inoltrarsi a fare una passeggiata lungomare percorrendo una strada scavata tra le rocce, tra pini, lecci e calette.
All’orario concordato, ritrovo al bus e partenza per il rientro in sede previsto in serata.– La quota di partecipazione (viaggio in pullman e pranzo al ristorante) è di 45 euro.
– Iscrizione entro il 1° ottobre in Sacrestia dopo la Messa oppure da Albano cell. 3337444801
– Ritrovo e partenza alle ore 8 sul retro della chiesa di S. Anna (oppure davanti all’Oratorio)
– Alle ore 10 celebrazione della S. Messa.
– Alle 12.15 pranzo al ristorante.
Messa di Prima Comunione
/0 Commenti/in In evidenza /da wp_10647795In questa domenica, alle ore 10, in Chiesa ci sarà la Messa di Prima Comunione per un primo gruppo di bambini di 4a elementare. Ecco i loro nomi:
Alberto La Selva, Alessio Adami, Alessio Ierardi, alessio Ricci, Andrea Milone, Arianna Mordassi, Cecilia Giannoni, Cristiyan Fernando, Danielius Francesco Da Sanmartino, Elisa Grossi, Federico Bini, Federico Cei, Federico Panconi Aconci, Francesco Ranieri, Gabriele Panella, Giorgio Barattini, Giorgio Palla, Giulia D’Amato, Leonardo Bertozzi, Luiza Ghergji, Matilda Tommasone, Nicole Bocchino, Noemi Gallo Cassarino.
Accompagnamoli con la preghiera:
Signore Gesù, che nell’Eucarestia continui a renderti presente in mezzo ai tuoi discepoli, con la Parola nutri la nostra fede e con il tuo Corpo e Sangue sostieni il nostro cammino: ti preghiamo per questi nostri ragazzi che riceveranno la Prima Comunione, aiutaci ad essere per loro testimoni credibili del tuo amore e loro rispondano con gioia l tuo invito.
Amen!
“In Te mi rifugio…”
Dopo due anni di interruzione forzata, finalmente questa estate ripartiranno i campeggi a Foce di Bucino, tappa fondamentale per la crescita umana e spirituale dei nostri adolescenti e giovani. Il covid ha frenato le nostre iniziative, ma non l’amore e l’entusiasmo per questo luogo; in questi anni di pausa, infatti, abbiamo deciso di proseguire con i lavori di ristrutturazione iniziati già nel 2015 e portati avanti in questi anni.
Grazie alla generosità di molti e ai contributi della CEI (8×1000) e delle Fondazione Cassa di Risparmio e Banca del Monte, è stato possibile rifare il tetto della canonica, ritinteggiare gli spazi interni e mettere a norma i locali della cucina. Il tutto per rendere Foce sempre più accogliente e adeguata alla permanenza dei nostri ragazzi.
Con l’iniziativa “Adotta un materasso per Foce” stiamo cercando di rinnovare anche i letti della casa (tutti i dettagli di come poter contribuire li trovate sulla lettera alle famiglie della settimana scorsa o sul sito della parrocchia. Vi ringraziamo già da ora per la vostra generosità) e nelle prossime settimane tireremo a lucido Foce per renderla pronta alla giornata di inaugurazione di domenica 26 giugno, in cui dedicheremo la casa al Vescovo Bruno Tommasi (don Bruno per noi santannesi) che nel lontano 1979 desiderò fortemente che la parrocchia di Sant’Anna iniziasse la sua meravigliosa avventura a Foce di Bucino.
Il programma della giornata prevede la Messa alle 16, a seguire una merenda insieme. Per partecipare è necessaria la prenotazione a 3476907406. Vi aspettiamo numerosi.
il gruppo Foce
2 Ottobre 2022 – Quale fede?
/0 Commenti/in Riflessioni /da wp_10647795Quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili ” (Luca 17,10)
Anche noi siamo invitati a fare come gli apostoli, a dire a Gesù: “Aumenta la nostra fede!”
Ma cosa significa esattamente “avere fede”? Per qualcuno la fede si esercita nel credere ad alcune verità: che Dio esiste, che è il creatore del mondo, che Gesù Cristo è vero Dio e vero uomo…Quando recitiamo il Credo, dopo il verbo “credere”, infatti, troviamo una preposizione “in”: “credere in” significa non solo ritenere che una persona esiste, ma avere fiducia in lei, abbandonarsi a lei, come farebbe un bambino con la madre.
“Credere in Gesù Cristo”, dunque, vuol dire affidargli la propria vita, essere disposti a mettere in pratica la sua Parola anche quando costa, prendere sul serio le sue promesse e i suoi doni.
Da questo punto di vista appare del tutto bizzarro chi afferma “avere molta fede”, ma di “essere poco praticante”, esattamente come chi dicesse che vuole tanto bene a una persona, ma non è disposto a fare nulla per lei.
Di ben altra cosa parla oggi Gesù. Quello che lui chiama “fede” ha a che fare con l’amore, un amore autentico, forte, che cambia tutta la vita. Questa fede che è sempre unita all’amore, riesce a vincere l’odio e la cattiveria con la bontà, la mitezza, il perdono. E’ in grado di superare difficoltà insormontabili perché è dotata continuamente di pazienza e di dolcezza, di saggezza e di lungimiranza. Si fa continuamente dono, offerta di aiuto, fino al sacrificio più grande, quello della stessa vita. Ecco la fede che anche noi dobbiamo chiedere a Gesù.
OTTOBRE, IL MESE DEL SANTO ROSARIO
La tradizione latina del primo millennio non conosceva ancora il Rosario, la preghiera alla Madre di Dio, come la conosciamo oggi. La preghiera per eccellenza era il Salterio, i 150 salmi davidici. All’origine del Rosario, quindi, vi sono i 150 salmi di Davide che si recitavano nei monasteri.
Il salterio era però preghiera colta, destinata a chi sapesse leggere il latino, la Bibbia.
Col passare dei decenni il popolo perse la conoscenza del latino e nel tardo medio evo (850 d.C.), per ovviare alla difficoltà dei monaci conversi di imparare a memoria tutti i Salmi (spesso erano privi di
istruzione e a volte nemmeno sapevano leggere), un monaco irlandese suggerì di recitare al posto dei Salmi 150 Padre Nostro, da pregare mediante l’uso di una cordicella dove erano stati fatti 150 piccoli nodi. Inizia così l’uso del cosiddetto Salterio dei poveri, ritenuti tali quelli che non conoscendo il latino, non potevano pregare i salmi e questo modo di pregare, si diffuse in tutti i monasteri europei.
Nel XIII secolo i monaci cistercensi svilupparono una nuova forma di preghiera che chiamarono Rosario, perché la comparavano ad una corona di rose mistiche donate alla Vergine. Questa
devozione fu resa popolare da S. Domenico di Guzman, fondatore dell’Ordine dei Predicatori, che nel 1214 ricevette in una visione il primo rosario della Vergine Maria come strumento per l’aiuto dei
cristiani contro le eresie.
Ad opera dell’Ordine dei Certosini, verso il 1350, si arriva alla completezza dell’Ave Maria così come la conosciamo oggi. Sono loro che uniscono il saluto dell’Angelo con quello di Elisabetta, fino
all’inserimento di “adesso e nell’ora della nostra morte, amen”. Ma è a Papa Sisto IV (1479) che si deve la prima diffusione del culto mariano all’interno della Chiesa Cattolica. Quando molti pensavano che l’Immacolata Concezione fosse un’eresia, istituì la festa dell’Immacolata l’8 dicembre ed è sempre a lui che si deve l’ufficializzazione della recita del Rosario. Cominciò così l’uso che segnò l’inizio della preghiera del Rosario, che diventerà un vero salterio mariano fatto appunto di 150 Ave Maria.
Sicuramente il culmine del Rosario si ebbe il 7 ottobre 1571 con la battaglia di Lepanto contro la marineria turca. La vittoria fu attribuita alla recita del Rosario e il Papa Pio V istituì la festa di
Santa Maria della Vittoria a partire dal 7 ottobre 1572. Gregorio XIII mutò il titolo della celebrazione in Madonna del Rosario, a perenne ricordo della battaglia di Lepanto. L’evento di Lepanto e la conseguente istituzione della festa, sono la principale motivazione per cui il mese di ottobre fu consacrato alla preghiera del Santo Rosario fino ad oggi.
Questo uso si diffuse rapidamente con Leone XIII, che per tutto il mese di ottobre, ne rese obbligatoria la recita in tutte le chiese, indicando il Rosario quale via sicura per implorare da Dio, con la potente intercessione di Maria, serenità e pace per la Chiesa e per la società. Fu in questo periodo che la recita del Rosario, si estese anche in numerose famiglie come preghiera serale abituale.
In più apparizioni la Madonna stessa ha indicato il Rosario come la preghiera più necessaria per il bene dell’umanità.