Attività della Settimana 25 Settembre – 1 Ottobre 2022
/0 Commenti/in Attività della settimana /da wp_10647795- DOMENICA 25 SETTEMBRE
Orario SS. Messe:
– In Chiesa alle ore 8.30-10.30 e 12
– Al Centro Parrocchiale alle ore 18
– Alle ore 16 in Chiesa, Celebrazione del Sacramento Battesimo per 10 bambini della nostra Comunità. - LUNEDÌ 26 SETTEMBRE
– Alle ore 21, in Auditorium, riunione dei catechisti dalla 4a Elementare alla 3a Media - MARTEDÌ 27 SETTEMBRE
– Alle ore 21, a San Vito, riunione del Consiglio Pastorale Cittadino - GIOVEDÌ 29 SETTEMBRE
– Alle ore 17, in Auditorium, incontro culturale proposto dall’Associazione “La Finestra” aperto a tutta la Comunità. Andrea Giannasi presenta la casa editrice lucchese “Tralerighe”(con gli autori D’Arrigo, Ghilarducci e Coltelli) - SABATO 1 OTTOBRE
– Dalle ore 10 alle 12, in Chiesa, Adorazione Eucaristica. In questo tempo i preti sono a disposizione per le Confessioni.
– Alle ore 19, in Chiesa, S. Messa festiva.
- DOMENICA 2 OTTOBRE
Orario SS. Messe:
– In Chiesa alle ore 8.30-10.30 e 12
– Al Centro Parrocchiale alle ore 18
CELEBRAZIONE DEL SACRAMENTO DEL BATTESIMO
Domenica 25 settembre, alle ore 16, in Chiesa, Celebrazione del Sacramento del Battesimo per 10 bambini della nostra Comunità.
I loro nomi sono: Andrea Chelini, Warnakulasuriya Manuele Croos, Elodie Leo, Arianna Lorenzi, Emma Marfoli, Federico Nencini, Emanuele Romiti, Diego Manuel Rugani, Giulia Sarti e Dario Vangi.Preghiamo per i bambini battezzati
Ti ringraziamo, Padre, per il dono del Battesimo. Grazie perché a questi bimbi doni una vita nuova che non può mai morire.
Grazie per i genitori, per la loro fede e per il desiderio di comunicarla. Senza di loro questi bambini non avrebbero potuto dirti, fin da così piccini, che ti vogliono bene e che sono felici di incontrarti nella Chiesa.
Grazie per i padrini e per le madrine che li aiutano a guardare te.
Grazie per il Sacerdote che tu hai scelto come strumento per renderli tuoi figli.
Grazie per tutti i doni che gli fai in questo giorno: faglieli scoprire tutti, ad uno ad uno e aiutali a non trascurare nessuno.
Fa che oggi lo Spirito Santo che nel Giordano si è posato su Gesù, scenda ancora su di loro e li aiuti ad essere cristiani più coerenti, più generosi, più aperti alla tua azione nella loro vita e ai bisogni degli altri. Custodiscili, Signore, e amali come sai amare Tu, Padre mio, Padre loro, Padre nostro che sei nei cieli e in terra vivi nel cuore nuovo di ogni bimbo che al mondo doni.La prossima celebrazione del Battesimo sarà domenica 23 ottobre. Tutte le coppie che desiderano battezzare i loro figli sono invitate a contattare i preti.
I santi nostri compagni di viaggio
/0 Commenti/in In evidenza /da wp_10647795Domenica 15 maggio Papa Francesco ha canonizzato 10 nuovi santi, di varie nazionalità. Nell’omelia ha detto che “i santi sono i nostri compagni di viaggio, essi hanno vissuto la santità abbracciando con entusiasmo la loro vocazione…si sono spesi per il Vangelo, hanno scoperto una gioia che non ha paragoni e sono diventati riflessi luminosi del Signore nella storia…Proviamoci anche noi, la santità è una chiamata per tutti che incomincia con il Battesimo e si esprime nella concretezza della vita, nella quotidianità, nella polvere della strada e nei travagli della vita”
Se leggiamo le storie di vita dei nostri santi, viene da pensare che umanamente sono dei falliti, eppure hanno lasciato un segno indelebile e continuano ad ispirare le scelte di migliaia di uomini e donne. Il loro esempio che il mondo ritiene “folle”, è comprensibile solo se lo rapportiamo al Vangelo, essi sono stati uomini e donne con i piedi per terra e il cuore in Dio.
Un rovesciamento di prospettiva che non è nient’altro che pazzia d’amore: che ti fa spogliare di tutto per regalare ogni tuo bene a chi non ha nulla, che per “vincere” la battaglia della vita chiede di spuntare le punte affilate delle parole e, soprattutto, di disarmare cuori e mani. Una lezione quanto mai necessaria nell’oggi di una attualità drammatica, tornata a popolarsi di carri armati, di aggressioni, di cadaveri lasciati per strada. Davanti a tanto orrore i nuovi santi propongono una ricetta tanto semplice quanto difficile da praticare: l’esercizio dello svuotamento di sé per farsi riempire da Dio. E’ la regola dell’abbassamento umile, che non significa rinunciare alla propria personalità, ma metterla a disposizione di chi, come Dio, può renderla ancora più grande, usandola come cemento per costruire nuove comunità.
Come a dire che cielo e terra restano uniti se si rafforzano i ponti che li tengono insieme. I santi servono proprio a questo scopo, anzi sono loro stessi legami di unità tra l’alto e il basso che scandisce le stagioni e l’eterno presente. Piccoli puntini che come in un puzzle realizzando il disegno del grande abbraccio di cui il Signore vorrebbe circondare l’intera famiglia umana, dove il più grande si fa servo degli ultimi e per trovare amore, diceva Sant’Agostino, bisogna mettere amore.
Tra le tante definizioni usate dai mistici, e con loro dal Papa, per definire i santi, una di queste chiama in causa il firmamento delle piccole luci, che restano accese anche di notte, così che chi si perde abbia un aiuto per ritrovare la strada di casa. E davvero deve essere così. Si guarda a queste figure straordinarie nel buio delle nostre solitudini perché ci indichino Cristo, l’amico, il confessore, il Signore della storia.I Santi, dunque, come “occhiali” per guardare la realtà nella maniera di
Dio, come vie della sapienza, per cui un fallimento apparente è in realtà un successo, e se scavi sotto il deserto, vedrai emergere un enorme giardino fiorito.
25 Settembre 2022 – Capovolgimento in vista!
/0 Commenti/in Riflessioni /da wp_10647795Tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali (Luca 16,25)
La parabola – dobbiamo ammetterlo – è piuttosto brutale. Innanzitutto perché il ricco non viene denunciato per aver agito illegalmente o ingiustamente. Quei beni di cui dispone potrebbe semplicemente esserseli trovati tra le mani: ricchezze di famiglia, frutto di eredità… Cosa c’è di male in tutto questo? La vita, comunque, gli va bene. Però, come per tutti, arriva la morte, ed è proprio a partire da questa che per lui inizia il peggio.
Il capovolgimento è radicale: un’arsura tremenda, una fiamma insaziabile che lo divora, senza possibilità di sollievo. Perché? Che cosa ha fatto di male? La sua colpa sembra essere solo quella di non aver visto Lazzaro, il povero, di non aver fatto nulla per lui.
Sì, è proprio questo il messaggio del Vangelo di questa domenica. Un Vangelo che annulla le nostre pretese di goderci i nostri beni, ignorando la situazione degli altri; un Vangelo che ci mette in guardia: chiudere il cuore a chi è nel bisogno significa, in fondo, chiuderlo a Dio. Non accorgersi del povero risulta una dimenticanza da cui dipende la vita eterna. I propri beni rappresentano, dunque, non solo un vantaggio, ma anche una responsabilità, di cui render conto a Dio.
Ecco perchè vale la pena che i cristiani prendano maggior cura delle sofferenze e dei bisogni degli altri. Ecco perché aprire gli occhi, a partire dagli adulti, sui mali endemici di cui soffrono tante persone. La loro soluzione chiama in causa il nostro tenore di vita.
Nel cristianesimo il diritto (sacrosanto) alla proprietà privata ha questo limite che non possiamo ignorare: i beni della terra sono destinati a tutti. E non è colpa di Dio se da una parte del continente si spendono soldi per dimagrire, dal momento che si mangia troppo, e dall’altra si ha la fame.