Attività della Settimana 14 Agosto – 20 Agosto 2022
/0 Commenti/in Attività della settimana /da wp_10647795- DOMENICA 14 AGOSTO
Orario SS. Messe:
– In Chiesa alle ore 8.30-10.30 e 12
– Al Centro Parrocchiale alle ore 18
– Inizia il campo estivo a Foce di Bucino per il gruppo di 2a media (14 – 18 Agosto).
Accompagniamo i ragazzi con la preghiera! - LUNEDÌ 15 AGOSTO – ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA
Orario SS. Messe:
– In Chiesa alle ore 8.30-10.30 e 12
– Al Centro Parrocchiale alle ore 18 - SABATO 20 AGOSTO
– Dalle ore 10 alle 12, in Chiesa, Adorazione Eucaristica. In questo tempo i preti sono a disposizione per le Confessioni.
– Alle ore 19, in Chiesa, S. Messa festiva.
- DOMENICA 21 AGOSTO
Orario SS. Messe:
– In Chiesa alle ore 8.30-10.30 e 12
– Al Centro Parrocchiale alle ore 18
Santo Triduo Pasquale
/0 Commenti/in In evidenza /da wp_10647795Messa nella Cena del Signore
Giovedì 14 aprile: SS: Messe alle ore 18 e alle ore 21
Con questa Messa, che celebra l’istituzione dell’Eucaristia e del Sacerdozio, nell’ultima Cena, ha inizio il Triduo Pasquale.
La Celebrazione inizia con l’accoglienza degli Olii Santi consacrati dal Vescovo nella Messa Crismale, e la Parola di Dio che si proclama in questo giorno, ci aiuta a verificare come si celebra l’Eucarestia, alla luce del comando di Gesù “Così fate anche voi: lavatevi i piedi l’uno l’altro”.
Durante la celebrazione di quest’anno, a motivo della pandemia, non si svolge il rito della Lavanda dei piedi
Venerdì nella Passione del Signore
Venerdì 15 aprile: Preghiera comunitaria delle lodi alle ore 8.30
Azione Liturgica alle ore 18 e alle ore 21
In questo giorno non c’è la Celebrazione dell’Eucaristia.
Questa antichissima tradizione non è nata per dare l’idea del vuoto, ma per farci assaporare la pienezza del sacrificio unico di Cristo. Nota essenziale di questo giorno è l’austerità.
La Celebrazione inizia con il silenzio, e le varie parti in cui si scandisce (Liturgia della Parola, grande preghiera di intercessione, Adorazione della Croce, Santa Comunione), sono sempre arricchite da questi silenzi contemplativi e meditativi, affinché si possa comprendere e gustare quanto la Parola e i gesti liturgici ci dicono.
N.B. Oggi siamo invitati a digiunare, per donare il frutto delle nostre rinunce ai più bisognosi
Sabato Santo
Sabato 16 aprile: Preghiera comunitaria delle lodi alle ore 8.30
In questo giorno la Chiesa sosta in silenzio presso l’altare della reposizione, meditando la Passione e Morte del Signore astenendosi dal celebrare l’Eucarestia fino alla Veglia, quando l’attesa lascia il posto alla gioia pasquale.
Pasqua di Risurrezione
Solenne Veglia Pasquale alle ore 22
Con la Veglia Pasquale di sabato 16 aprile, ha inizio il Giorno di Pasqua. La gioia della Resurrezione si protrae per 50 giorni fino a Pentecoste. Per antichissima tradizione, questa è “la notte di veglia in onore del Signore”. Il fuoco, il cero e le candele in mano ai partecipanti, sono i primi simboli che incontriamo in questa notte e che riconducono al calore e alla luce, che sono segni di vita.
La Parola proclamata questa notte, ci guida a gustare la storia della salvezza che si è concretizzata in noi nel passaggio attraverso l’acqua del Battesimo.
La mensa dell’Eucarestia diventa veramente la gioia di assaporare la festa che il Signore prepara per i suoi servi fedeli e vigilanti. Una gioia incontenibile si diffonde da questa notte in tutta la Chiesa e si comunica da ogni credente a ciascun uomo: Cristo è risorto!
Domenica di Pasqua
“Questo è il giorno fatto dal Signore, Alleluia”
Domenica 17 aprile:
Orario SS.Messe:
In chiesa: alle ore 8.30 – 10.30 – 12 e 18.30.
Nell’Auditorium del Centro Parrocchiale: alle ore 10 e 18.
Al termine di tutte le SS. Messe saranno benedette le uova pasquali
15 Agosto 2022 – Umiltà, segreto di Maria
/0 Commenti/in Riflessioni /da wp_10647795Papa Francesco, Angelus del 15 agosto 2021
Oggi, Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria in Cielo, nella liturgia campeggia il Magnificat. Questo cantico di lode è come una “fotografia” della Madre di Dio. Maria “esulta in Dio, perché ha guardato l’umiltà della sua serva” (cfr Lc 1,47-48).
È l’umiltà il segreto di Maria. È l’umiltà che ha attirato lo sguardo di Dio su di lei. L’occhio umano ricerca sempre la grandezza e si lascia abbagliare da ciò che è appariscente. Dio, invece, non guarda l’apparenza, Dio guarda il cuore (cfr 1 Sam 16,7) ed è incantato dall’umiltà: l’umiltà del cuore incanta Dio. Oggi, guardando a Maria assunta, possiamo dire che l’umiltà è la via che porta in Cielo. La parola “umiltà” deriva dal termine latino humus, che significa “terra”. È paradossale: per arrivare in alto, in Cielo, bisogna restare bassi, come la terra! Gesù lo insegna: «chi si umilia sarà esaltato» (Lc 14,11). Dio non ci esalta per le nostre doti, per le ricchezze, per la bravura, ma per l’umiltà; Dio è innamorato dell’umiltà. Dio innalza chi si abbassa, chi serve. Maria, infatti, a sé stessa non attribuisce altro che il “titolo” di serva: è «la serva del Signore» (Lc 1,38). Non dice altro di sé, non ricerca altro per sé.
Oggi allora possiamo chiederci, ognuno di noi, nel nostro cuore: come sto a umiltà? Cerco di essere riconosciuto dagli altri, di affermarmi ed esser lodato oppure penso a servire? So ascoltare, come Maria, oppure voglio solo parlare e ricevere attenzioni? So fare silenzio, come Maria, oppure chiacchiero sempre? So fare un passo indietro, disinnescare litigi e discussioni oppure cerco sempre solo di primeggiare? Pensiamo a queste domande: come sto a umiltà?
Maria, nella sua piccolezza, conquista i cieli per prima. Il segreto del suo successo sta proprio nel riconoscersi piccola, nel riconoscersi bisognosa. Con Dio, solo chi si riconosce un nulla è in grado di ricevere il tutto. Solo chi si svuota di sé viene riempito da Lui. E Maria è la «piena di grazia» (v. 28) proprio per la sua umiltà. Anche per noi l’umiltà è sempre il punto di partenza, l’inizio del nostro aver fede. È fondamentale essere poveri in spirito, cioè bisognosi di Dio. Chi è pieno di sé non dà spazio a Dio – e tante volte siamo pieni di noi – ma chi si mantiene umile permette al Signore di compiere grandi cose (cfr v.49).
Il poeta Dante definisce la Vergine Maria «umile e alta più che creatura» (Paradiso XXXIII, 2). È bello pensare che la creatura più umile e alta della storia, la prima a conquistare i cieli con tutta sé stessa, in anima e corpo, trascorse la vita per lo più tra le mura domestiche, nell’ordinarietà, nell’umiltà. Le giornate della Piena di grazia non ebbero molto di eclatante. Si susseguirono spesso uguali, nel silenzio: all’esterno, nulla di straordinario. Ma lo sguardo di Dio è sempre rimasto su di lei, ammirato della sua umiltà, della sua disponibilità, della bellezza del suo cuore mai sfiorato dal peccato.
È un grande messaggio di speranza per ognuno noi; per te, che vivi giornate uguali, faticose e spesso difficili. Maria ti ricorda oggi che Dio chiama anche te a questo destino di gloria. Non sono belle parole, è la verità. Non è un lieto fine creato ad arte, una pia illusione o una falsa consolazione. No, è la pura realtà, viva e vera come la Madonna assunta in Cielo. Festeggiamola oggi con amore di figli, festeggiamola gioiosi ma umili, animati dalla speranza di essere un giorno con lei, in Cielo!
E preghiamola ora, perché ci accompagni nel cammino che dalla Terra porta al Cielo. Ci ricordi che il segreto del percorso è racchiuso nella parola umiltà, non dimentichiamo questa parola. E che la piccolezza e il servizio sono i segreti per raggiungere la meta, per raggiungere il Cielo.