Attività della settimana 3 Aprile – 9 Aprile 2022
/0 Commenti/in Attività della settimana /da wp_10647795- DOMENICA 3 APRILE – Quinta Domenica di Quaresima
Orario SS. Messe:
– in Chiesa alle ore 8.30, 10.30 e 12
– nell’Auditorium del Centro Parrocchiale alle ore 18 - LUNEDÌ 4 APRILE
– Alle ore 21, all’Oratorio, incontro per le coppie in preparazione al Matrimonio - MARTEDÌ 5 ARILE
– Alle ore 21, in Chiesa, incontro di preghiera quaresimale per tutta la Comunità sulle “Sette Parole di Gesù in Croce” - GIOVEDÌ 6 ARILE
– Alle ore 16, in Auditorium, l’Associazione “La Finestra” organizza incontro con la Prof.ssa Mariella Capilupi che illustrerà: “La Pasqua di Gesù di Nazaret – un giallo di 2000 anni”
Sulla pagina dell’Associazione La Finestra è presente il calendario completo degli incontri di Aprile, Maggio e Giugno
– Alle ore 16.30, in Chiesa, celebrazione del Sacramento della Confessione per i gruppi di 4a e 5a elementare - VENERDÌ 7 APRILE
– Dalle ore 19 alle 20 i preti sono a disposizione per la Celebrazione del Sacramento della Riconciliazione
– Alle ore 21, in Auditorium, celebrazione del Sacramento della Confessione per i gruppi del dopo Cresima - SABATO 9 APRILE
– Dalle ore 10 alle 12, in Chiesa, Adorazione Eucaristica. In questo tempo i preti sono a disposizione per le Confessioni
– Alle ore 15, all’Oratorio, incontro di catechismo per il gruppo di 3a elementare
– Alle ore 15.30 all’Oratorio, incontro di catechismo per il gruppo di 4a elementare
– Alle ore 16, in Chiesa, Santa Messa con il rito della benedizione dell’ulivo per i soli gruppi di 1a, 2a e 3a media
– Alle ore 19, in Chiesa, Santa Messa festiva con il rito della benedizione dell’ulivo - DOMENICA 10 APRILE – Domenica delle Palme nella Passione del Signore e inizio della Settimana Santa
Orario SS. Messe:
– in Chiesa alle ore 8.30, 10.30, 12 e 17
– nell’Auditorium del Centro Parrocchiale alle ore 10 e alle ore 18
Ad ogni messa verrà fatto il rito della benedizione dell’ulivo
Messa feriale: nella Chiesa Parrocchiale alle ore 18:30
Il saper dire addio e l’aiutare a dirlo
/0 Commenti/in In evidenza /da wp_10647795In questi giorni, laici e credenti, siamo accomunati dal ricordo dei defunti e potrebbe essere importante confrontarci con la domanda sul “Come dire “Addio?” e “Come aiutare gli altri a dirlo?”.
Addio: appena pronunci questa piccola parola ti sale un groppo in gola: struggente e malinconica, essa evoca il dolore che accompagna tutte le esperienze di distacco e perdita, soprattutto quelle di una persona cara.
Eppure, è una parola densa di mistero e di speranza che potremmo riscoprire nel suo dolce richiamo alla destinazione finale del nostro vivere e morire.
“A Dio”, ecco il tuo approdo! Da Dio a Dio: questo il nostro pellegrinaggio e non un vagabondare “dall’ostetrico al becchino”.
Dire addio ci chiede di imparare a vivere l’esperienza delle nostre “perdite” e dei nostri lutti, senza far finta di niente, senza scorciatoie, ma accettando di fare un lungo e tortuoso cammino.
Si tratta di attraversare l’ora dello sconcerto come quella della rimozione; l’ora dello scoraggiamento e della apatia, come quella della protesta e della rabbia, magari anche nei confronti di Dio. E ciascuno il cammino lo farà a suo modo, col suo ritmo e i suoi tempi, con un esito per nulla scontato, nella speranza di avere qualche solido punto di orientamento e, forse una guida e una compagnia.
Ma spesso, proprio accettando di camminare a tentoni e in solitudine, può emergere forte il richiamo di Dio e della sua grazia, la mite fortezza delle fede e il grido della preghiera, che possono condurre all’abbandono fiducioso, alla riconciliazione con se stessi, con la vita e finanche con la morte. Continua a leggere
3 Aprile 2022 – Va’ e d’ora in poi non peccare più
/0 Commenti/in Riflessioni /da wp_10647795Cristo e l’adultera (A. Cifrondi, sec. XVII)
Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo! (Gv.8,9)
No, non è decisamente questo l’esito che si attendevano gli scribi e i farisei che avevano condotto a Gesù la donna sorpresa in flagrante adulterio. C’è un modo troppo sbrigativo di difendere la verità. Di brandirla per arrivare ad un giudizio sommario. Gesù dimostra di chiamare le cose per nome, di non sminuire quello che la donna ha commesso, di non giustificarlo. Nello stesso tempo, però, non esita a portare alla luce anche dell’altro. “Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei”. Diventa allora troppo rischioso per gli accusatori andare fino in fondo nel loro progetto: c’è il pericolo di essere smascherati, e quindi abbandonano il campo.
Il male, il peccato, vanno dichiarati e portati allo scoperto, tuttavia non significa ridurre la persona al suo peccato e far avanzare attorno a lei un cerchio di morte che si chiude con una sentenza senza appello. Ecco perché Gesù fa cadere le pietre di mano a quelli che volevano procedere con troppa fretta.
Lui, l’unico innocente, spalanca davanti all’adultera un futuro diverso: “Neanch’io ti condanno, và e d’ora in poi non peccare più”. E’ la via aperta da una misericordia che risana e guarisce, mettendo nella condizione di adottare un nuovo stile di vita. E’ la strada resa possibile dalla fiducia: una fiducia che accompagna la peccatrice e le dona di essere una creatura nuova, secondo il cuore di Dio. E’ lo stesso amore che viene usato per ognuno di noi, un amore che ci sottrae al nostro peccato e ci offre la grazia di vivere in modo diverso.