Attività della settimana 27 Marzo – 2 Aprile 2022
/0 Commenti/in Attività della settimana /da wp_10647795- DOMENICA 27 MARZO – Quarta Domenica di Quaresima
Orario SS. Messe:
– in Chiesa alle ore 8.30, 10.30 e 12
– nell’Auditorium del Centro Parrocchiale alle ore 18 (ora legale) - LUNEDÌ 28 MARZO
– Alle ore 21, all’Oratorio, incontro per le coppie in preparazione al Matrimonio - MARTEDÌ 29 MARZO
– Alle ore 21, in Chiesa, incontro di preghiera quaresimale per tutta la Comunità sulle “Sette Parole di Gesù in Croce” - MERCOLEDÌ 30 MARZO
– Alle ore 21, sul canale YouTube della Diocesi di Lucca, don Rossano Sala, Docente di Teologia pastorale all’Università Salesiana, parlerà su: “La ripartenza educativa”. (Ultimo incontro) - GIOVEDÌ 31 MARZO
– Alle ore 16, in Auditorium, l’Associazione “La Finestra” organizza incontro con la dr.ssa Silvia Marcucci che ci intratterrà su: “Dante e Lucca – …che i pisani veder non ponno”
– Alle ore 18,30, nella Chiesa di S. Marco, Stazione Quaresimale cittadina - VENERDÌ 1 APRILE
– Dalle ore 19 alle 20 i preti sono a disposizione per la Celebrazione del Sacramento della Riconciliazione - SABATO 2 APRILE
– Dalle ore 10 alle 12, in Chiesa, Adorazione Eucaristica. In questo tempo i preti sono a disposizione per le Confessioni
– Alle ore 15, in Auditorium, incontro del gruppo di 3a Media.
– Alle ore 15.30, all’Oratorio, incontro del gruppo di 4a Elementare.
– Alle ore 19, in Chiesa, S. Messa festiva - DOMENICA 3 APRILE – Quinta Domenica di Quaresima
Orario SS. Messe:
– in Chiesa alle ore 8.30, 10.30 e 12
– nell’Auditorium del Centro Parrocchiale alle ore 18
Messa feriale: nella Chiesa Parrocchiale alle ore 18:30
Quale relazione è possibile con i nostri defunti?
/0 Commenti/in In evidenza /da wp_10647795Sulla realtà dei defunti la fede cristiana affonda le radici nell’esperienza religiosa del popolo d’Israele. L’attenzione è tutta rivolta alla vita terrena dell’uomo, l’unica della quale si abbia esperienza; oltre la morte tutto è oscuro (cf. Gb 14,10-28; Qo 12, 1-8).
L’idea di una sopravvivenza o, per essere precisi, di una vita rinnovata oltre la morte si affaccia parzialmente nella fede d’Israele alle soglie dell’era cristiana. Alcune scuole di pensiero, come quella dei farisei, propendono per una “resurrezione dai morti”, come testimoniano i passi di Mt 22,23-33 e At 23,1-10.
Sul versante della fede cristiana è decisiva l’esperienza dei discepoli di Gesù, che hanno visto ed incontrato vivo quel Gesù che avevano riconosciuto come maestro e visto morire sulla croce. Il Risorto appare loro, si comunica in una esperienza unica, della quale si sentono chiamati ad essere testimoni per il mondo intero.
Il Gesù che appare, facendosi riconoscere, scompare, lasciando in essi il compito della memoria da tramandare. Limpida è l testimonianza dei due discepoli di Emmaus (soprattutto Lc 24,31). Presenza e assenza del Risorto sono unite in modo paradossale, ma proprio questo paradosso è l’indice della provvisorietà della nostra esistenza, in cammino verso quella definitiva che riceve il nome di “vita eterna”, dono assoluto di Dio.
La parola entrata nel linguaggio comune è “paradiso” che ha un valore evangelico perché la troviamo nella promessa fatta da Gesù al cosiddetto buon ladrone: “oggi sarai con me nel paradiso” (Lc 23,43).
Ma il valore della promessa non è in un luogo dove vivere, bensì nella relazione assicurata: Gesù assicura al ladrone che sarà con lui, in comunione con la sua stessa vita. Continua a leggere
27 Marzo 2022 – Un Padre incompreso
/0 Commenti/in Riflessioni /da wp_10647795Rembreandt – Ritorno del figlio prodigo
Questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita (Luca 15,32)
Il Padre della parabola evangelica è, decisamente, un padre incompreso dai suoi figli. Incompreso dal minore che esige anzitempo la sua parte di eredità. Incompreso dal maggiore che, rimasto in casa, lo considera un “padrone da servire”.
Quali sono i motivi di questa incomprensione? L’amore del padre, un amore eccessivo. Un amore che rispetta la libertà dei figli a costo di dover soffrire per la loro lontananza. Un amore che non smette di attendere il ritorno. Un amore che non fa pensare agli sbagli del passato, ma reintegra nella dignità precedente. Sì, questo amore è proprio fuori dal comune. Una realtà consolante, per chi, in preda alla vergogna, non riesce neppure a immaginare l’accoglienza che gli verrà riservata, e si trova al centro di un’attenzione e di una tenerezza che sconcertano.
Gesù vuole rivelarci il “vero” Dio che rispetta la nostra libertà. Un Dio che ci attende e che ci corre incontro quando torniamo. Un Dio disposto a dimenticare le offese ricevute. Un Dio che si rallegra perché temeva per la nostra “morte”. Un Dio per il quale conta più il futuro che il passato, e quindi non permette che rimaniamo prigionieri dei nostri sbagli. E tutto questo è un motivo valido per fidarsi di Lui e per mettere la nostra vita nelle Sue mani.