Attività della settimana 24 Ottobre – 30 Ottobre
/0 Commenti/in Attività della settimana /da wp_10647795- DOMENICA 24 OTTOBRE
Orario SS. Messe:
– in Chiesa alle ore 8.30, 10.30 e 12
– nell’Auditorium del Centro Parrocchiale alle ore 18
Alle ore 15.30, in Chiesa, due bambine della nostra Comunità, Bianca Gabriolu Puddu e Elena Piva, riceveranno il Sacramento del Battesimo
All’uscita delle S. Messe è organizzata una vendita di ciclamini il cui ricavato andrà a sostenere le spese per le attività della parrocchia. - MARTEDI 26 OTTOBRE
Alle ore 21, all’Oratorio, riunione della Commissione Economica Parrocchiale - GIOVEDÌ 28 OTTOBRE
– Alle ore 16.30, nell’Auditorium, incontro culturale organizzato dall’Associazione “La Finestra” sul tema: “MONASTERI A LUCCA DAL 1800 AD OGGI” a cura di Carlo Rossi
– Alle ore 21, In Chiesa, Adorazione Eucaristica per tutta la Comunità. Sono particolarmente invitati tutti i collaboratori pastorali - VENERDÌ 29 OTTOBRE
– Recita del Rosario: alle ore 18 in Chiesa, all’Oratorio e nella Chiesina del Palazzaccio; alle ore 21 nella Chiesina di Corte Lenzi.
– – Alle 21, all’Oratorio, incontro dei gruppi Giovanissimi Tiberiade e SLMPG
- SABATO 30 OTTOBRE
– Dalle ore 10 alle 12, in Chiesa, Adorazione Eucaristica. In questo tempo i preti sono a disposizione per le Confessioni.
– Alle ore 15, all’Oratorio, inizio degli incontri di Catechismo per i gruppi di 5° Elementare, 2° e 3° Media.
– Messa festiva in Chiesa alle ore 19 - DOMENICA 31 OTTOBRE
Orario SS. Messe:
– in Chiesa alle ore 8.30, 10.30 e 12
– nell’Auditorium del Centro Parrocchiale alle ore 17 (ritorna l’ora solare)
– Alle ore 10, presso l’Auditorium, S.Messa solo per il gruppo di 2° Media. - LUNEDÌ 1 NOVEMBRE Festa di tutti i Santi
Orario S.Messe: in Chiesa alle ore 8.30 – 10.30 e 12 e alle ore 17 al Centro Parrocchiale.
Messa feriale: nella Chiesa Parrocchiale alle ore 18:30
PREPARAZIONE AL MATRIMONIO
Lunedì 22 novembre inizia il percorso in preparazione al Sacramento del Matrimonio.
Le coppie interessate si mettano in contatto con i preti
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Domenica 31 Ottobre 2021
/0 Commenti/in Riflessioni /da wp_10647795Il comandamento più grande
Amare il prossimo come se stesso vale più
di tutti gli olocausti e i sacrifici” (Marco 12,33)
Di regole e di comandamenti ce n’erano molti. Alcuni erano antichi, venerabili, enunciati da Dio stesso; altri dichiaratamente più recenti e di chiara provenienza umana, tradizioni che recavano il marchio di un’epoca, di una cultura, di una saggezza particolare.
Ecco perché la domanda dello scriba è legittima: le centinaia di prescrizioni a cui dobbiamo attenerci sono tutte uguali per importanza o ce n’è qualcuna che conta di più, che occupa addirittura il primo posto?
La risposta offerta da Gesù non ha nulla di originale. Il primo, tratto dal Deuteronomio è un testo notissimo, che tutti gli ebrei di ieri e di oggi imparano a memoria e con il quale pregano più volte al giorno. Il secondo è ripreso dal libro del Levitico.
Non si è invitati ad “amare Dio” quanto, quando, come e dove lo decidiamo noi. Non è un amore lasciato al nostro piacimento, quello che Dio si attende. Deuteronomio dice: “Con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze”. E la formula vuole evocare tutto l’essere umano: i suoi desideri, la sua volontà, le sue energie, le sue scelte, i suoi atteggiamenti.
Ma Gesù aggiunge anche la mente che lo scriba riprende con intelligenza. Si tratta di un particolare che non vorremmo ignorare perché ci ricorda che si ama anche con la testa, non solo con il cuore, e che la saggezza vera, che orienta l’amore, viene da Dio, dalla sua Parola che dobbiamo leggere, intendere, meditare e, soprattutto, vivere.
Dio ci chiede di essere amato non con gli spazi liberi della nostra esistenza, ma con tutto ciò che fa parte della nostra vita.
Il secondo comandamento vuole essere anch’esso preciso. Ama il prossimo come te stesso, come ami la tua esistenza, disposto sempre a custodirla, a difenderla, a sostenerla.
Ama il prossimo perché è come te, ha i tuoi stessi diritti, i tuoi stessi sogni, i tuoi stessi bisogni e desideri.
Per Gesù, in ogni caso, i due comandamenti non possono essere opposti tra di loro: sono tenacemente uniti a doppio filo.