Vita Parrocchiale: 15 Dicembre – 21 Dicembre 2024
/0 Commenti/in Attività della settimana /da wp_10647795- DOMENICA 15 DICEMBRE – Terza domenica di Avvento
Orario SS. Messe
– In chiesa: Ore 8.30 – 10.30 – 12
– In Auditorium: ore 17
– In questa domenica i Donatori di Sangue Fratres di S. Anna celebrano la loro festa annuale partecipando alla S. Messa delle ore 10.30 - LUNEDÌ 16 DICEMBRE
– Alle ore 17.30, all’Oratorio, incontro di preghiera e riflessione sul Vangelo della domenica - MARTEDÌ 17 DICEMBRE
– Alle ore 21, sul canale YouTube della Diocesi, riflessione sul tema: “La redenzione possibile”
– Dalle ore 20.45 alle 21.30, in Chiesa, Novena di Natale animata dai gruppi di 4ª elementare, 1ª e 2ª Media
- MERCOLEDÌ 18 DICEMBRE
– Dalle ore 20.45 alle 21.30, in Chiesa, Novena di Natale animata dai gruppi di 3ª e 5ª elementare - GIOVEDÌ 19 DICEMBRE
– Alle 16, in Auditorium, “La Finestra” organizza un incontro con un sacerdote della Parrocchia in preparazione al S. Natale
– Alle 18.30, presso la Chiesa di S. Marco, “Lectio Divina” sulle letture della domenica, per tutte le parrocchie cittadine
– Dalle ore 20.45 alle 21.30, in Chiesa, Novena di Natale animata dai vari gruppi di servizio parrocchiali - VENERDÌ 20 DICEMBRE
– Alle ore 20, in Auditorium, Pizza e Celebrazione Penitenziale per i gruppi del dopo-Cresima - SABATO 21 DICEMBRE
– In Chiesa Parrocchiale, dalle ore 10 alle 12, Adorazione Eucaristica.
In questo tempo i preti sono a disposizione per le Confessioni
– Alle ore 15, in Auditorium, Celebrazione del Sacramento della Confessione per i Gruppi di 1ª e 2ª Media
– In chiesa: ore 19.00 S. Messa festiva - DOMENICA 22 DICEMBRE – Quarta domenica di Avvento
Orario SS. Messe
– In chiesa: Ore 8.30 – 10.30 – 12
– In Auditorium: ore 17
– Alla S. Messa delle 10.30 Benedizione delle statuine di Gesù Bambino da mettere nel presepe
Il “Gruppo del cucito” durante mostra-mercato di domenica 8 dicembre ha ricavato la somma di 585 euro
Anche quest’anno la nostra Parrocchia organizza, con il patrocinio dell’Associazione “La Finestra”, il concorso “Un presepe in ogni casa.” La partecipazione al concorso è aperta a tutti, grandi e piccoli.
Per partecipare è necessario mandare la foto del presepe per e-mail (concorsopresepisantanna@gmail.com) indicando il proprio nome, cognome e recapito telefonico entro il 1 Gennaio 2025.
Le premiazioni si terranno il pomeriggio del 6 gennaio 2025.
CALENDARIO 2025
I giovani dell’oratorio, in collaborazione con i Donatori di sangue di S. Anna, anche quest’anno stanno realizzando il tradizionale Calendario che sarà possibile acquistare, però, solo su prenotazione poiché ne sarà stampato un numero limitato di copie.
Il calendario 2025 sarà stampato in formato A4 E A3.
Per avere il calendario è indispensabile quindi prenotarlo telefonando al n° 333 7444801 specificando il formato e il numero di copie desiderate.
Preparazione al matrimonio
Sabato 11 gennaio 2025 comincia il percorso per le coppie in preparazione al Sacramento del Matrimonio.
QUI il calendario degli incontri.Le coppie interessate si mettano in contatto con i preti.
In evidenza: 15 Dicembre 2024
/0 Commenti/in In evidenza /da wp_10647795Lettera del Vescovo Paolo per l’Avvento
(Terza parte)
COME È POSSIBILE?
MARIA
SEGNO DI SICURA SPERANZA PER UN POPOLO IN CAMMINO
La madre di Gesù, come in cielo, in cui è già glorificata nel corpo e nell’anima, costituisce l’immagine e l’inizio della Chiesa che dovrà avere il suo compimento nell’età futura, così sulla terra brilla ora innanzi al peregrinante popolo di Dio quale segno di sicura speranza e di consolazione, fino a quando non verrà il giorno del Signore. (Lumen Gentium, n. 68)
Eccomi!
L’incontro con l’angelo si conclude con l’assenso di Maria: “Avvenga per me secondo la tua parola” (Lc 1, 38).
La ragazza di Nazareth si consegna a Dio con una fiducia e una speranza incrollabili. Esse la sosterranno non solo nei momenti gioiosi, ma anche nell’incertezza e nel dolore.
Sotto la croce, quando tutto sembra finito e gli amici se ne sono andati, la Madre nonostante tutto “sta”, rimane salda nella speranza e partorisce nel dolore la Chiesa, accogliendo il discepolo amato per un cammino futuro che appare umanamente oscuro. L’assenso dato alle possibilità che l’azione di Dio introduce nell’esistenza e nella storia è una costante del pellegrinaggio terreno della Madre di Dio.
Anche a noi lei propone: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela!” (Gv 2, 5). Chi ci prova, vede accadere il tutto è possibile a Dio, come il vino buonissimo e abbondantissimo nato nell’acqua di Cana.
Come l’esultanza della Pasqua e l’entusiasmo della Pentecoste.
Come comprendere cosa il Signore ci sta chiedendo? E come riuscire a dire di sì a Dio?
Prima di tutto, è necessario tornare ad ascoltare la Parola di Dio, dandole spazio nella giornata e nella settimana, facendo silenzio delle tante voci che ci distraggono da ciò che importante e comprendendo ciò che ha da dirci – e da chiederci – nelle concrete circostanze della vita personale e sociale.
Quindi si può partire da piccoli “sì”, cercando di vivere secondo il Vangelo singoli aspetti della quotidianità: stili di vita, relazioni, lavoro, impegni, tempo libero… Riconoscere che c’è un modo cristiano di portare avanti le piccole cose e decidersi di provare ad attuarlo ci dà la possibilità di sperimentare la “vita buona del Vangelo” e ci che rende progressivamente capaci di dire a Dio i “sì” più impegnativi.
Viene dallo Spirito Santo
La speranza di Maria apre la porta all’azione di Dio: “Il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo” (Mt 1, 20). Se non ci si lascia vincere dalla rassegnazione e si scommette sulla Parola di Dio, lo Spirito può operare nella mente, nel cuore, nella vita e nella storia, generando la novità del Regno e alimentando la stessa speranza.
“È infatti lo Spirito Santo, con la sua perenne presenza nel cammino della Chiesa, a irradiare nei credenti la luce della speranza: Egli la tiene accesa come una fiaccola che mai si spegne, per dare sostegno e vigore alla nostra vita” (Spes non confundit, n. 3). Così scriveva a Papa Leone XIII Santa Elena Guerra, nostra concittadina, apostola dello Spirito Santo: “I cristiani tornino allo Spirito Santo, affinché lo Spirito torni a noi: abbatta il maligno impero del demonio e ci conceda il sospirato rinnovamento della faccia della terra” (Lettera, 17 aprile 1895). Tornare allo Spirito Santo, cioè accoglierlo come Maria, significa permettere che egli, attraverso la vita di ciascuno, porti nel mondo il Cristo, lo renda presente, visibile e operante nel suo corpo, che è la Chiesa, e faccia dell’esistenza quotidiana, vissuta secondo il Vangelo, “un’offerta perenne gradita a Dio” (Preghiera Eucaristica III). Nell’Avvento e nel Giubileo che ci attende il Signore ci conceda “di essere potentemente rafforzati dal suo Spirito nell’uomo interiore” (Ef 3, 16).
(3- Continua)
Scarica qui la lettera completa
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Che cosa dobbiamo fare?
/0 Commenti/in Riflessioni /da wp_10647795Terza Domenica di Avvento
Io vi battezzo con acqua (Luca 3,16)
Ecco una domanda in coloro che si recano dal Battista: le folle, i pubblicani (o esattori delle tasse) e anche alcuni soldati.
Il grido del profeta Giovanni è penetrato nel profondo, ha smosso, sino a destare un interrogativo concreto, che fa emergere la disponibilità a cambiare, a passare dalle parole all’azione.
È il segno che la Parola di Dio diventa feconda, riesce a trasformare i cuori: ci si volge verso Dio, si accoglie il suo Vangelo anche quando suona in contrasto con le nostre scelte abituali. E si è pronti a lasciarsi guidare da Dio, ad abbandonare i comportamenti e gli atteggiamenti di prima.
Davanti al racconto dell’evangelista Luca anche noi non possiamo fare a meno di porci una domanda: i cristiani che partecipano all’assemblea domenicale reagiscono anch’essi allo stesso modo degli ascoltatori del Battista? Oppure la Parola di Dio scivola su di loro e non riesce a rimettere in discussione la loro vita? Chi viene in Chiesa lo fa per sentirsi confermato nelle sue opinioni, approvato e giustificato oppure ha veramente voglia di cambiare, se a chiederglielo è il Signore?
Rifarsi al Vangelo, tentare di viverlo anche quando si fa esigente, è difficile…Questa però è la strade che il Battista traccia a chi lo ascolta con semplicità e sincerità.
Ed è la stessa che indica Gesù: il criterio per giudicare un’esistenza non è infatti la prestanza e l’imponenza del tronco, ma la presenza o no di frutti. Frutti di vangelo, frutti che hanno il sapore delle parole e dei gesti di Gesù. Frutti che testimoniano la sincerità della nostra relazione con Lui.