Vita Parrocchiale: 25 Agosto – 31 Agosto 2024
/0 Commenti/in Attività della settimana /da wp_10647795- DOMENICA 25 AGOSTO
Orario SS. Messe
– Ore 8.30 – 10.30 – 12 – 18 in auditorium - MERCOLEDÌ 28 AGOSTO
– Inizia il campeggio a Foce di Bucino del gruppo di 2ª media - SABATO 31 AGOSTO
– Alle ore 19, in auditorium, S. Messa festiva - DOMENICA 1 SETTEMBRE
Orario SS. Messe
– Ore 8.30 – 10.30 – 12 – 18 in auditorium
Esperienza campi estivi a foce
1ª media – Dal 2 al 4 agosto
2ª media – Dal 28 agosto al 1° Settembre
3ª media – Dal 4 al 7 agosto
1ª superiore – Dal 28 luglio al 1° agosto
2ª superiore – Dal 13 al 18 agosto
3ª e 4ª superiore – Dal 7 all’11 agosto
Magnede (Giovanissimi) – Dal 18 al 22 agosto
Non costa niente ma vale tanto: Dona il 5×1000
ASSOCIAZIONE ORATORIO DI S.ANNA
Codice fiscale:92023190462
Oppure
ASSOCIAZIONE “LA FINESTRA” (Anziani)
Codice fiscale:92024360460
In evidenza: 25 Agosto 2024
/0 Commenti/in In evidenza /da wp_10647795Festa della Patrona Sant’Anna
Il 25 e 26 luglio scorsi abbiamo celebrato la festa della nostra Patrona, anche con la processione che ha visto una buona partecipazione dei fedeli.
L’invocazione a Sant’ Anna
Perché Sant’Anna è ritenuta la protettrice delle donne incinte e delle partorienti? Perché la sua gravidanza fu un miracolo, ebbe un parto felice e sereno, una figlia sana ed esempio di purezza e, nonostante l’età, anche latte sufficiente per allevarla e crescerla.
È per questo le donne incinte e le partorienti devote la invocano, per chiedere la sua intercessione per avere ciò che ebbe lei, da una gravidanza serena al parto senza difficoltà.
Ecco la più nota delle invocazioni:
Preghiera a Sant’Anna della mamma in attesa di un figlio
O Signore, per intercessione
di Sant’Anna, madre della Madonna,
ti chiedo di accompagnarmi in questo tempo
di gestazione della creatura
che hai voluto far vivere nel mio seno.
Grazie, perché mi hai scelta
per questo compito così importante:
essere madre di una nuova creatura
e così collaborare con te Creatore.
O Signore, per intercessione di Sant’Anna,
fa che la creatura che è in me sia un dono
che renda più unita la mia famiglia
e una benedizione per tutti.
Fai che l’attesa della nascita
ci aiuti ad essere generosi e perseveranti
nella fede e nella carità.
Amen
Preghiera a Sant’Anna
Gloriosa Sant’Anna, protettrice delle famiglie cristiane, a te affido i miei figli e i miei nipoti.
So che li ho ricevuti da Dio e che a Dio appartengono.
Pertanto ti prego di concedermi la grazia di accettare ciò che la Divina Provvidenza ha disposto per loro.
Benedicili, o misericordiosa Sant’Anna e mettili sotto la tua protezione.
Non ti chiedo per loro privilegi eccezionali, solamente desidero consacrarti le loro anime e i loro corpi, affinché tu li possa preservare da ogni male.
A te affido le loro necessità temporali e la loro salvezza eterna.
Sbandieratori, bene i giovani nei tornei under a Montefalco (PG)
Il Gruppo Sbandieratori e Musici Città di Lucca – Contrada Sant’Anna, torna da Montefalco con grandi soddisfazioni.
Il gruppo storico, protagonista da diversi anni con i propri atleti in ambito nazionale e più volte campione d’Italia nelle varie specialità, si afferma anche con le proprie giovani leve nella XIII edizione dei campionati under organizzati dalla Lega Italiana Sbandieratori.
I rulli di tamburo e la tecnica dei musici Under 15 conquistano la medaglia di bronzo mentre per gli sbandieratori arrivano due argenti con la Piccola squadra under 18 e la coppia Under 18.
Dalla spedizione in terra umbra arriva anche una medaglia d’oro con il singolo under 18 messo in mostra da Federico Rosati.
Dettagli e foto nella Pagina del gruppo sbandieratori e musici
Premiati del concorso di narrativa
“Finestra a primavera”
Ecco l’elenco dei premiati del secondo concorso di narrativa per l’anno 2023/2024, “Finestra a primavera”, indetto dall’Associazione di Volontariato “La Finestra”:
- Primo premio: Copri il dottore di Claudio Sabò
- Secondo premio: Parole sospese di Antonella Arcangeli
- Terzo premio: Sandali alla schiava di Giovanna Maria Cesari
Menzioni speciali:
Correva la fantasia tra la via Emilia e il West di Stefano De Vescovi
Fiocco rosa di Emily Francesconi
Occhi di Franco Regole
Io e te di Manuela Potiti
German e la Betta di Michele Lovi
Premio speciale fedeltà: Gabriele Serafini
La premiazione è prevista per sabato 19 ottobre 2024 alle ore 16.30 presso l’Oratorio di S. Anna, Via Fratelli Cervi – Lucca
Sotto il Matanna una casa che rivive con tanti volontari
Proponiamo l’articolo che il nostro “Giornalista Parrocchiale” Michele Citarella ha pubblicato sulla rivista In Cammino associata al settimanale Toscana Oggi del 23 giugno 2024
L’estate è ormai alle porte e i catechisti delle varie comunità parrocchiali sono in fermento per gli ultimi preparativi in vista dei campi estivi che ravvivano case parrocchiali situate in zone di montagna ora scarsamente abitate e ormai privi di una comunità locale stabilmente presente. Si tratta di case vissute per poche settimane durante l’anno, concentrate nel periodo estivo, ma che richiedono manutenzione costanti e pulizie ordinarie in periodi ben più lunghi del solo periodo dei campeggi, Manutenzione e pulizie che vengono compiute in sordina, lontano dai riflettori e affidate a volontari che hanno deciso di dedicare qualche fine settimana e qualche ritaglio di tempo per contribuire a rendere accogliere queste case dove si svolgono i ritiri estivi dei gruppi di giovani.
Esempio forte di tale legame con la casa parrocchiale di montagna «ricevuta in adozione» arriva dalla comunità di S. Anna (Lucca), dove è attivo da oltre 40 anni il gruppo Foce, nato con l’intento di garantire i lavori di manutenzione della casa estiva di Foce di Bucino.
Era il 1979 quando Monsignor Bruno Tommasi, all’epoca parroco a S. Anna, acquisì questa casa con l’intento di creare un punto stabile di riferimento per momenti di preghiera, formazione e programmazione delle attività per il successivo autunno. I volontari della prima ora ricordano: «Don Bruno sentiva fortemente la necessità di offrire ai ragazzi un luogo isolato dalla frenesia di tutti i giorni e fu abile nel trovare un accordo con i pochi residenti nel posto, cui promise tutela dei luoghi e degli arredi della chiesa e della canonica. Acquisita la gestione della casa, fu necessario mettersi a lavoro per adeguare gli ambienti e renderli ospitali per i gruppi di catechismo». Nacque così il gruppo Foce, che iniziò a prendersi cura della casa all’ombra del Monte Matanna.
La cucina del parroco si trasformò in cucina in grado di preparare pasta e prelibatezze per trenta ragazzi affamati, le camere si riempirono di letti a castello acquisiti e trasportati da S. Anna con la disponibilità e la solidarietà di un’intera comunità, così come vennero realizzati ulteriori servizi igienici e docce, pur mantenendo il decoro che un’area montana richiede.
Nel corso degli anni, il gruppo Foce ha avuto il necessario ricambio generazionale, grazie all’esempio dei predecessori. E sono proprio le nuove leve, nelle domeniche che precedono l’estate, ad organizzarsi per areare gli ambienti dopo mesi di chiusura, a manutenere caldaia e a ripulire le camere e il cortile parrocchiale. Ci sono anche lavori esterni, quali il taglio d’erba, la cura della staccionata e del piazzale antistante alla chiesa. «Negli anni recenti la casa e la chiesa di Foce di Bucino hanno dovuto subire lavori di straordinaria manutenzione ad opera di una ditta specializzata e il nostro impegno si è quindi concentrato nelle pulizie successive al cantiere. Siamo felici di questo nostro compito nella comunità, Che è quello di garantire una casa accogliente in un luogo lontano dallo stress quotidiano, distaccato dai social e prezioso per la catechesi dei giovani della nostra comunità della nostra Diocesi».
CORSO PRIMO SOCCORSO E DAE PRESSO IL NOSTRO ORATORIO
Un ambiente accogliente è anche un ambiente sicuro. Così il nostro oratorio, che riceve ogni giorno bambini, ragazzi e adulti per attività che spaziano dallo sport alla catechesi fino al Grest, ha organizzato un corso di primo soccorso con aggiornamento periodico con addestramento all’utilizzo del DAE, installato all’interno dei proprio ambienti.
Un’attenzione al prossimo che ha visto protagonisti catechisti, volontari e animatori Grest, attenti a mettere in pratica quanto indicato dai volontari dell’Associazione Mirco Ungaretti cui va il ringraziamento della nostra parrocchia e della comunità di S. Anna.
Da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna
/0 Commenti/in Riflessioni /da wp_10647795Il Vangelo della Liturgia odierna (Gv 6,60-69) ci mostra la reazione della folla e dei discepoli al discorso di Gesù dopo il miracolo dei pani. Gesù ha invitato a interpretare quel segno e a credere in Lui, che è il vero pane disceso dal cielo, il pane della vita; e ha rivelato che il pane che Lui darà è la sua carne e il suo sangue. Queste parole suonano dure e incomprensibili alle orecchie della gente, tanto che, da quel momento – dice il Vangelo –, molti suoi discepoli tornano indietro, cioè smettono di seguire il Maestro (vv. 60.66). Allora Gesù interpella i Dodici: «Volete andarvene anche voi?» (v. 67), e Pietro, a nome di tutto il gruppo, conferma la decisione di stare con Lui: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo conosciuto e creduto che tu sei il Santo di Dio» (Gv 6,68-69). Ed è una bella confessione di fede. Soffermiamoci brevemente sull’atteggiamento di chi si ritira e decide di non seguire più Gesù. Da cosa nasce questa incredulità? Qual è il motivo di questo rifiuto? Le parole di Gesù suscitano un grande scandalo: Egli sta dicendo che Dio ha scelto di manifestare sé stesso e di attuare la salvezza nella debolezza della carne umana. È il mistero dell’incarnazione. E l’incarnazione di Dio è ciò che suscita scandalo e che rappresenta per quella gente – ma spesso anche per noi – un ostacolo. Infatti, Gesù afferma che il vero pane della salvezza, che trasmette la vita eterna, è la sua stessa carne; che per entrare in comunione con Dio, prima di osservare delle leggi o soddisfare dei precetti religiosi, occorre vivere una relazione2 reale e concreta con Lui. Perché la salvezza è venuta da Lui, nella sua incarnazione. Questo significa che non bisogna inseguire Dio in sogni e immagini di grandezza e di potenza, ma bisogna riconoscerlo nell’umanità di Gesù e, di conseguenza, in quella dei fratelli e delle sorelle che incontriamo sulla strada della vita. Dio si è fatto carne. E quando noi diciamo questo, nel Credo, il giorno del Natale, il giorno dell’annunciazione, ci inginocchiamo per adorare questo mistero dell’incarnazione. Dio si è fatto carne e sangue: si è abbassato fino a diventare uomo come noi, si è umiliato fino a caricarsi delle nostre sofferenze e del nostro peccato, e ci chiede di cercarlo, perciò, non fuori dalla vita e dalla storia, ma nella relazione con Cristo e con i fratelli. Cercarlo nella vita, nella storia, nella vita nostra quotidiana. E questa, fratelli e sorelle, è la strada per l’incontro con Dio: la relazione con Cristo e i fratelli. Anche oggi la rivelazione di Dio nell’umanità di Gesù può suscitare scandalo e non è facile da accettare. È quello che San Paolo chiama la “stoltezza” del Vangelo di fronte a chi cerca i miracoli o la sapienza mondana (cfr 1 Cor 1,18-25). E questa “scandalosità” è ben rappresentata dal sacramento dell’Eucaristia: che senso può avere, agli occhi del mondo, inginocchiarsi davanti a un pezzo di pane? Perché mai nutrirsi assiduamente di questo pane? Il mondo si scandalizza. Di fronte al gesto prodigioso di Gesù che con cinque pani e due pesci sfama migliaia di persone, tutti lo acclamano e vogliono portarlo in trionfo, farlo re. Ma quando Lui stesso spiega che quel gesto è segno del suo sacrificio, cioè del dono della sua vita, della sua carne e del suo sangue, e che chi vuole seguirlo deve assimilare Lui, la sua umanità donata per Dio e per gli altri, allora non piace, questo Gesù ci mette in crisi. Anzi, preoccupiamoci se non ci mette in crisi, perché forse abbiamo annacquato il suo messaggio! E chiediamo la grazia di lasciarci provocare e convertire dalle sue “parole di vita eterna”. E Maria Santissima, che ha portato nella carne il Figlio Gesù e si è unita al suo sacrificio, ci aiuti a testimoniare sempre la nostra fede con la vita concreta.
Angelus di Papa Francesco, 22 agosto 2021