Vita Parrocchiale: 23 Giugno – 29 Giugno 2024
/0 Commenti/in Attività della settimana /da wp_10647795- DOMENICA 23 GIUGNO
Orario SS. Messe:
– Ore 8.30 – 10.30 – 12 nella chiesa parrocchiale
– Ore 18 in auditorium - LUNEDÌ 24 GIUGNO
– Palio 2024: alle ore 21, finale torneo di Pallavolo e Burraco - MERCOLEDÌ 26 GIUGNO
– Palio 2024: Alle ore 18 torneo di Calcio. Alle ore 21 Palla avvelenata - GIOVEDÌ 27 GIUGNO
– Palio 2024: Alle ore 21: gara di torte e Baskin - SABATO 29 GIUGNO
– Alle ore 19, in chiesa, S. Messa festiva - DOMENICA 30 GIUGNO
Orario SS. Messe:
– Ore 8.30 – 10.30 – 12 nella chiesa parrocchiale
– Ore 18 in auditorium
Esperienza campi estivi a foce
1ª media – Dal 2 al 4 agosto
2ª media – Dal 28 agosto al 1° Settembre
3ª media – Dal 4 al 7 agosto
1ª superiore – Dal 28 luglio al 1° agosto
2ª superiore – Dal 13 al 18 agosto
3ª e 4ª superiore – Dal 7 all’11 agosto
Magnede (Giovanissimi) – Dal 18 al 22 agosto
Non costa niente ma vale tanto: Dona il 5×1000
ASSOCIAZIONE ORATORIO DI S.ANNA
Codice fiscale:92023190462
Oppure
ASSOCIAZIONE “LA FINESTRA” (Anziani)
Codice fiscale:92024360460
In evidenza: 23 Giugno 2024
/0 Commenti/in In evidenza /da wp_10647795C’è Dio nelle lacrime di Loredana per la sua Prima Comunione
Proponiamo la lettura di questo articolo di Maurizio Patriciello pubblicato sul quotidiano Avvenire del 18 giugno 2024.
Il sacerdote all’altare ripete «il corpo di Cristo» incontrando i bambini, l’assemblea risponde «Amen». Poi il miracolo di una piccola che inizia a singhiozzare: «Sono felice»
CORSO PRIMO SOCCORSO E DAE PRESSO IL NOSTRO ORATORIO
Un ambiente accogliente è anche un ambiente sicuro. Così il nostro oratorio, che riceve ogni giorno bambini, ragazzi e adulti per attività che spaziano dallo sport alla catechesi fino al Grest, ha organizzato un corso di primo soccorso con aggiornamento periodico con addestramento all’utilizzo del DAE, installato all’interno dei proprio ambienti.
Un’attenzione al prossimo che ha visto protagonisti catechisti, volontari e animatori Grest, attenti a mettere in pratica quanto indicato dai volontari dell’Associazione Mirco Ungaretti cui va il ringraziamento della nostra parrocchia e della comunità di S. Anna.
Sabato 15 giugno si è svolta la Gita al Santuario di Montallegro (Rapallo), ecco una foto ricordo dei partecipanti:
23 Giugno 2024 – Chi è costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?
/0 Commenti/in Riflessioni /da wp_10647795Rembrandt, Cristo nella tempesta sul lago di Galilea
Nella liturgia di oggi si narra l’episodio della tempesta sedata da Gesù (Mc 4,35-41). La barca su cui i discepoli attraversano il lago è assalita dal vento e dalle onde ed essi temono di affondare. Gesù è con loro sulla barca, eppure se ne sta a poppa sul cuscino e dorme. I discepoli, pieni di paura, gli urlano: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?» (v. 38).
E tante volte anche noi, assaliti dalle prove della vita, abbiamo gridato al Signore: “Perché resti in silenzio e non fai nulla per me?”. Soprattutto quando ci sembra di affondare, perché l’amore o il progetto nel quale avevamo riposto grandi speranze svanisce; o quando siamo in balìa delle onde insistenti dell’ansia; oppure quando ci sentiamo sommersi dai problemi o persi in mezzo al mare della vita, senza rotta e senza porto. O ancora, nei momenti in cui viene meno la forza di andare avanti, perché manca il lavoro oppure una diagnosi inaspettata ci fa temere per la salute nostra o di una persona cara. Sono tanti i momenti nei quali ci sentiamo in una tempesta, ci sentiamo quasi finiti.
In queste situazioni e in tante altre, anche noi ci sentiamo soffocare dalla paura e, come i discepoli, rischiamo di perdere di vista la cosa più importante. Sulla barca, infatti, anche se dorme, Gesù c’è, e condivide con i suoi tutto quello che sta succedendo. Il suo sonno, se da una parte ci stupisce, dall’altra ci mette alla prova. Il Signore è lì, presente; infatti, attende – per così dire – che siamo noi a coinvolgerlo, a invocarlo, a metterlo al centro di quello che viviamo. Il suo sonno provoca noi a svegliarci. Perché, per essere discepoli di Gesù, non basta credere che Dio c’è, che esiste, ma bisogna mettersi in gioco con Lui, bisogna anche alzare la voce con Lui. Sentite questo: bisogna gridare a Lui. La preghiera, tante volte, è un grido: “Signore, salvami!”. Stavo vedendo, nel programma “A sua immagine”, oggi, Giorno del Rifugiato, tanti che vengono in barconi e nel momento di annegare gridano: “Salvaci!”. Anche nella nostra vita succede lo stesso: “Signore, salvaci!”, e la preghiera diventa un grido.
Oggi possiamo chiederci: quali sono i venti che si abbattono sulla mia vita, quali sono le onde che ostacolano la mia navigazione e mettono in pericolo la mia vita spirituale, la mia vita di famiglia, la mia vita psichica pure? Diciamo tutto questo a Gesù, raccontiamogli tutto. Egli lo desidera, vuole che ci aggrappiamo a Lui per trovare riparo contro le onde anomale della vita. Il Vangelo racconta che i discepoli si avvicinano a Gesù, lo svegliano e gli parlano (cfr v. 38). Ecco l’inizio della nostra fede: riconoscere che da soli non siamo in grado di stare a galla, che abbiamo bisogno di Gesù come i marinai delle stelle per trovare la rotta. La fede comincia dal credere che non bastiamo a noi stessi, dal sentirci bisognosi di Dio. Quando vinciamo la tentazione di rinchiuderci in noi stessi, quando superiamo la falsa religiosità che non vuole scomodare Dio, quando gridiamo a Lui, Egli può operare in noi meraviglie. È la forza mite e straordinaria della preghiera, che opera miracoli.
Gesù, pregato dai discepoli, calma il vento e le onde. E pone loro una domanda, una domanda che riguarda anche noi: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?» (v. 40). I discepoli si erano fatti catturare dalla paura, perché erano rimasti a fissare le onde più che a guardare a Gesù. E la paura ci porta a guardare le difficoltà, i problemi brutti e non a guardare il Signore, che tante volte dorme. Anche per noi è così: quante volte restiamo a fissare i problemi anziché andare dal Signore e gettare in Lui i nostri affanni! Quante volte lasciamo il Signore in un angolo, in fondo alla barca della vita, per svegliarlo solo nel momento del bisogno! Chiediamo oggi la grazia di una fede che non si stanca di cercare il Signore, di bussare alla porta del suo Cuore. La Vergine Maria, che nella sua vita non ha mai smesso di confidare in Dio, ridesti in noi il bisogno vitale di affidarci a Lui ogni giorno.
Papa Francesco, Angelus del 20 giugno 2021