Vita Parrocchiale: 29 Ottobre – 4 Novembre 2023
/0 Commenti/in Attività della settimana /da wp_10647795- DOMENICA 29 OTTOBRE
Orario SS. Messe: 8.30 – 10.30 – 12 – 17 (ritorno dell’ora solare)
Tutte le SS. Messe sono celebrate in Auditorium - LUNEDÌ 30 OTTOBBRE
– Alle ore 21, in Auditorium, percorso per i giovani delle “10 parole” - MARTEDÌ 31 OTTOBBRE
– Alle ore 19, in Auditorium: S. Messa festiva della Solennità di Tutti i Santi - MERCOLEDÌ 1 NOVEMBRE – Solennità di tutti i Santi
Orario SS. Messe, ore 8.30, 10.30, 12 e 17 - GIOVEDÌ 2 NOVEMBRE Commemorazione dei fedeli defunti
– Alle ore 15, S. Messa presso il Cimitero Urbano presieduta dal Vescovo.
– Alle ore 18.30, S. Messa presso l’Auditorium. - VENERDÌ 3 NOVEMBRE
– Alle ore 21, in Auditorium, riunione dei genitori dei bambini che si preparano alla Prima Comunione - SABATO 4 NOVEMBRE
– Dalle ore 10 alle ore 12, in Auditorium, Adorazione Eucaristica durante la quale i preti saranno disponibili per le Confessioni
– Alle ore 19, in Auditorium, S. Messa festiva. - DOMENICA 5 NOVEMBRE
Orario SS. Messe: 8.30 – 10.30 – 12 – 17
– Dalle ore 18 alle 22, presso l’Oratorio, incontro del Gruppo Famiglie
Tutte le SS. Messe sono celebrate in Auditorium
PREPARAZIONE AL MATRIMONIO
Il 22 novembre, presso l’Auditorium, inizia il percorso per le coppie in preparazione al Sacramento del Matrimonio.Le coppie interessate sono invitate a prendere contatto con il parroco don Paolo (3473002895)
GRUPPO FAMIGLIE
Riprendono gli incontri del gruppo famiglie, al quale sono invitate a partecipare in particolare le coppie di giovani sposi.
Gli incontri hanno cadenza mensile e uniscono la gioia di vivere un’esperienza di fraternità alla possibilità di pregare insieme e confrontarci sulla bellezza e le sfide della vocazione matrimoniale.
Il primo incontro è programmato per domenica 5 novembre presso l’auditorium con inizio alle 18.30 e conclusione con la cena porta e condividi.
Per facilitare la partecipazione delle coppie con bambini, sarà organizzato un servizio di baby sitting/animazione. Si prega chi ha necessità di questo servizio di avvisare don Paolo oppure Fabrizio (3286671338) o Enrica (3407112680).
VENDITA CICLAMINI
Domenica scorsa è stata organizzata la tradizionale vendita dei ciclamini. Sono stati incassati 1185 euro, al netto di tutte le spese.
Un grazie di cuore a tutti per la generosità e la disponibilità dimostrata.
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ PASTORALI
Il calendario delle attività pastorali programmate fino al prossimo luglio è disponibile nell’ apposita sezione
AIUTA LA TUA PARROCCHIA
Ogni mese, la nostra Parrocchia, deve pagare la rata del mutuo, stipulato nel 2016, di 3.500 euro. Grazie alla generosità di alcuni parrocchiani, ogni mese vengono donate offerte per 1560 euro.
Per completare la rata del mutuo mancano ancora 1940 euro mensili.Aiuta la tua Parrocchia e chiedi alla tua banca di accreditare mensilmente la tua offerta a questo IBAN:
Parrocchia di S. Anna
IT84V0538713704000048010743
In evidenza: 29 Ottobre 2023
/0 Commenti/in In evidenza /da wp_10647795Da lunedì 26 giugno la nostra chiesa resta chiusa al pubblico per alcuni mesi per poter eseguire alcuni importanti lavori di ristrutturazione e restauro.
La celebrazione delle messe, feriali e festive, e delle altre liturgie è spostata nella sala dell’Auditorium, presso l’oratorio parrocchiale (via Fratelli Cervi).
I seguenti interventi in programma si rendono necessari:
- per eliminare le infiltrazioni d’acqua piovana è previsto il parziale rifacimento del manto di copertura, con inserimento di nuovo isolante limitatamente alle zone degradate e oggetto di infiltrazioni (zona adiacente campanile, compluvi e cupola). E’ prevista anche l’installazione del sistema di sicurezza per future manutenzioni in copertura;
- per eliminare la pioggia che cade abbondante attraverso le vetrate, è previsto il restauro completo delle n. 24 vetrate artistiche della cupola e di n. 6 della navata, le più deteriorate e oggetto di fratture e distacchi delle tessere. E’ prevista anche l’installazione di un nuovo infisso a protezione, esterno;
- effettuare il parziale rifacimento degli intonaci, conseguente alle necessarie opere di deumidificazione della parte inferiore delle pareti esterne oltre ad alcune opere di rinforzo strutturale delle volte con fibre di carbonio;
- per adeguare l’impianto di riscaldamento alle norme attuali e ridurne sensibilmente i consumi, è prevista la realizzazione di un nuovo sistema di riscaldamento a pedane radianti con la sostituzione dell’ attuale caldaia , non più conforme alle vigenti norme, con una pompa di calore;
- per poter nuovamente utilizzare le campane eliminando i rischi conseguenti alle vibrazioni trasmesse al campanile, se concesso, sarà rinnovato il sistema di funzionamento;
- completeranno l’opera nuove pitturazioni interne ed esterne oltre al restauro dei portoni e delle pitture nelle lunette sopra le porte.
La spesa complessiva prevista è di circa 600.000 € e sarà finanziata in parte con i contributi della Conferenza Episcopale Italiana (fondi 8xMille) e in parte con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, verso le quali esprimiamo vivo ringraziamento.
Queste opere, necessarie sia per la manutenzione e conservazione della chiesa che per rendere sicuri e adeguati gli impianti, comporteranno qualche fastidio per lo spostamento delle celebrazioni liturgiche, ma renderanno la nostra chiesa ancora più decorosa e funzionale.
Il Parroco ed i Tecnici incaricati
29 Ottobre 2023 – Un unico comandamento, un unico amore
/0 Commenti/in Riflessioni /da wp_10647795Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti (Matteo 22,40)
Non mancheranno mai coloro che sono tentati di separare i due comandamenti. Non basta amare il proprio prossimo, operare a favore dei più svantaggiati, militare in qualche opera di volontariato? Se poi non preghiamo o non andiamo a messa, Dio dovrebbe capire…
E invece Dio non capisce, non può capire. Perché le due cose sono unite insieme in modo indissolubile. Non si può amare Dio in modo autentico, se non si è disposti a trattare da fratelli tutti coloro che incontriamo. E non si può amare veramente il prossimo – perché è come noi – se non si fa posto a Dio nella propria vita riconoscendo che è il Padre di tutti e che tutti, proprio tutti, sono suoi figli, anche quelli che non fanno nulla per essere accolti più facilmente…
Gesù, in fondo, non ha inventato i due comandamenti: erano già presenti nell’Antico Testamento. Si è limitato a legarli insieme tanto da farne un unico comandamento.
Tutta la morale cristiana viene da lì ed è proprio questo che talvolta la rende incomprensibile e scomoda.
Sarebbe più facile ridurla ad un invito generico alla solidarietà… Ma in questo modo la si separerebbe dalla sua sorgente essenziale: l’amore che Dio ha mostrato verso di noi facendo di ognuno un suo figlio, quell’amore che ci induce a riconoscere nell’altro un fratello. Anche se non parla la nostra lingua. Anche se non è imbevuto della nostra cultura. Anche se si comporta in modo strano, diverso.
Ma sarebbe altrettanto facile ridurre la morale cristiana a una serie di obblighi culturali da rispettare. In fondo ognuno si sentirebbe autorizzato a fare quello che vuole solo perché ha adempiuto ad alcune prestazioni di ordine religioso. Ma il sopruso e l’illegalità, l’ingiustizia e la cattiveria colpiscono non persone estranee a Dio, ma suoi figli. Colpiscono Dio, dunque, nella sua famiglia, in quello che ha di più caro.
ALZIAMO LA VOCE PER CHIEDERE LA PACE
“La pace è un cammino e, per giunta, un cammino in salita», sottolineava don Tonino Bello, che aggiungeva: «Occorre una rivoluzione di mentalità per capire che la pace non è un dato, ma una conquista. Non un bene di consumo, ma il prodotto di un impegno. Non un nastro di partenza, ma uno striscione di arrivo».
Le strade della pace esistono davvero, perché il mondo non può vivere senza pace. Adesso sono nascoste, ma ci sono. Non aspettiamo una tragedia peggiore. Cerchiamo di percorrerle noi per primi, perché altri abbiamo il coraggio di farlo. Facciamo capire da che parte vogliamo stare e dove bisogna andare. E questo è importante perché nessuno dica che lo sapevamo, ma non abbiamo detto o fatto niente.
Non è realista chi scrolla le spalle e dice che tanto è tutto inutile. Noi vogliamo dire che la pace è possibile, indispensabile, perché è come l’aria per respirare. E in questi mesi ne manca tanta. È proprio vero che uccidere un uomo significa uccidere un mondo intero. E allora quanti mondi dobbiamo vedere uccisi per fermarci? «Quante volte devono volare le palle di cannone prima che siano bandite per sempre? ». «Quante orecchie deve avere un uomo prima che possa sentire la gente piangere?». «Quante morti ci vorranno finché non lo saprà che troppe persone sono morte?». «Quando sarà che l’uomo potrà imparare a vivere senza ammazzare? ».
Io, te e tanti non vogliamo lutti peggiori, forse definitivi per il mondo, prima di fermare queste guerre, quella dell’Ucraina, quella in Terra Santa e tutti gli altri pezzi dell’unica guerra mondiale. Le morti sono già troppe per non capire!
E se continua, non sarà sempre peggio? Chi prega e lotta per la pace è realista, anzi è il vero realista perché sa che non c’è futuro se non insieme. È la lezione che abbiamo imparato dalla pandemia. Non vogliamo dimenticarla.
L’unica strada è quella di riscoprirci “Fratelli tutti”. Chiedere pace non significa dimenticare che c’è un aggressore e un aggredito e quindi riconoscere una responsabilità precisa.
Papa Francesco con tanta insistenza ha chiesto di fermare la guerra: «Chiediamo al Presidente della Federazione Russa, di fermare, anche per amore del suo popolo, questa spirale di violenza e di morte e chiediamo al Presidente dell’Ucraina perché sia aperto a serie proposte di pace».
Chiediamo quindi la pace e con essa la giustizia. L’umanità ed il pianeta devono liberarsi dalla guerra. Chiediamo al Segretario Generale delle Nazioni Unite di convocare urgentemente una Conferenza Internazionale per la pace, per ristabilire il rispetto del diritto internazionale, per garantire la sicurezza reciproca e impegnare tutti gli Stati ad eliminare le armi nucleari, ridurre la spesa militare in favore di investimenti che combattano le povertà.
E chiediamo all’Italia di adoperarsi per la proibizione delle armi nucleari non solo per impedire la logica del riarmo, ma perché siamo consapevoli che l’umanità può essere distrutta. Dio, il cui nome è sempre quello della pace, liberi i cuori dall’odio e ispiri scelte di pace, soprattutto in chi ha la responsabilità di quanto sta accadendo.
Nulla è perduto con la pace. L’uomo di pace è sempre benedetto e diventa una benedizione per gli altri.
Mons. Matteo Zuppi
Vescovo di Bologna e Presidente della Cei
(dal quotidiano Avvenire)